
E’ morto Riccardo Iovino, il fondatore e amministratore delegato di EdiliziAcrobatica. La sua morte è stata causata da un improvviso malore mentre si trovava in Sardegna, praticando il suo sport preferito, il kitesurf.
Riccardo Iovino è stato un imprenditore straordinario e visionario. Circa 30 anni fa, ha avuto l’intuizione di applicare al settore edilizio una tecnica mutuata dal mondo della vela e dell’alpinismo: la doppia fune di sicurezza. Questa intuizione ha trasformato completamente il modo di fare edilizia e ha portato l’azienda a una doppia quotazione sui mercati finanziari. EdiliziAcrobatica è diventata una realtà diffusa non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Principato di Monaco, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait e Nepal, occupando oltre 2200 persone in modo stabile.
L’azienda è stata organizzata e strutturata secondo la visione di Riccardo Iovino, ed è pronta a continuare a seguire il sogno del suo fondatore. Nonostante la profonda tristezza per la sua perdita, l’azienda ha annunciato la determinazione a proseguire sulla strada tracciata da Iovino, perseguendo gli obiettivi da lui indicati.
Riccardo Iovino ha avuto un impatto straordinario sul settore delle ristrutturazioni edilizie in Italia e nel mondo. La sua storia personale ricorda l’American Dream, in cui un individuo coltiva un’opportunità e dedica tutte le sue risorse per realizzarla. La sua idea è nata dalla sostituzione di una grondaia in un palazzo di Genova nel 1994 e si è evoluta grazie all’applicazione della doppia fune di sicurezza, una tecnica che ha rivoluzionato il settore.
La prima sede dell’azienda è stata un semplice garage, da cui Riccardo partiva ogni giorno per eseguire i primi lavori. Durante le notti, inviava fax a tutti gli amministratori di condominio per promuovere la sua innovativa tecnica di ristrutturazione. La sua visione era quella di cambiare radicalmente il mondo dell’edilizia, e in effetti ci è riuscito, insieme alla sua socia in azienda, Anna Marras.
Il gruppo da lui fondato ha chiuso il 2022 con un valore della produzione di 134,5 milioni di euro, registrando un aumento del 54% rispetto all’anno precedente. Grazie a un modello di business basato sulla condivisione e la formazione continua delle risorse umane, l’azienda è pronta non solo a sopravvivere alla perdita di Iovino, ma anche a perseguire i suoi obiettivi