
L’Italia non ha un alto numero di brevetti per la stampa 3D, ma si posiziona al secondo posto in Europa per numero di installazioni industriali di stampanti. Lo rileva un rapporto dell’Ufficio Europeo dei Brevetti.
Secondo un rapporto del 2023 di Wohlers Associates, l’Italia ha il 4,7% del totale globale cumulativo degli impianti preceduta nel vecchio continente solo dalla Germania (8,5%). Il Regno Unito si posiziona invece al terzo posto (3,5%), seguito dalla Francia (3,4%). Nel settore della stampa 3D l’Italia ha una specializzazione relativa nel campo dei beni di consumo (2.3%), dell’odontoiatria (2,3%) e delle costruzioni (2%). In Italia, oltre alle filiali di multinazionali, come Nuovo Pignone e STMicroelectronics, anche le Pmi e le start-up danno un importante contributo all’innovazione della stampa 3D. Tra queste ci sono aziende come Sisma, Crp Technology e Desamanera. Molte di queste realtà sono specializzate in un particolare settore della stampa 3D e hanno un portafoglio di brevetti a sostegno del loro sviluppo commerciale.
Il rapporto dell’Ufficio Europeo dei Brevetti mostra che gli Stati Uniti e l’Europa sono leader nell’innovazione nel settore della stampa 3D, con rispettivamente il 40% e il 33% di tutti i depositi di brevetti relativi a questa tecnologia, tra il 2001 e il 2020. L’Italia è al 6° posto in Europa con 574 brevetti depositati, pari al 3% del totale europeo. Lo studio intitolato “Ultime tendenze riguardo l’innovazione nella manifattura additiva” rileva che tra il 2013 e il 2020 i depositi delle domande di brevetto a livello mondiale nel settore sono cresciuti con un tasso medio annuo del 26,3%– quasi otto volte più alto rispetto a tutti i settori tecnologici nel loro complesso (3,3%). In totale, dal 2001 sono state depositate in tutto il mondo più di 50 000 famiglie di brevetti internazionali (IPF – international patent family) per le tecnologie di stampa 3D. Una IPF rappresenta un’invenzione potenzialmente significativa per la quale sono state depositate domande di brevetto in due o più Paesi del mondo.
In Europa, la Germania è emersa come chiaro leader nell’innovazione delle tecnologie di stampa 3D, raggiungendo la quota del 41% del totale europeo (stati membri dell’EPO), e totalizzando 6711 depositi di brevetti internazionali registrati tra il 2001 e il 2020. La Francia si posiziona al secondo posto con una quota del 12% sul totale (1938 IPF), seguita dal Regno Unito (12%; 1925 IPF). L’Italia con il 3% dei brevetti totali (574 IPF) si classifica al sesto posto tra gli stati europei.