L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha disposto con un comunicato dell’11 settembre 2023 la moratoria delle rate dei mutui accesi con gli istituti di credito nazionali aderenti a favore di imprese e privati ubicati dei territori colpiti dal maltempo durante gli scorsi mesi estivi 2023.
A seguito della dichiarazione del Consiglio dei ministri dello stato di emergenza per 12 mesi relativamente alle province di Teramo, Pescara, Chieti, Cuneo, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena e le regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia a motivo di eccezionali eventi metereologici che si sono manifestati nel periodo estivo, l’Abi ha dunque invitato gli istituti di credito mutuanti presenti sul territorio italiano a dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui nei confronti imprese e soggetti privati colpiti dalle calamità, non appena i provvedimenti e le ordinanze istituzionali saranno pubblicati in Gazzetta ufficiale.
L’Abi ha inoltre aggiunto che la Protezione Civile, attraverso apposite ordinanze, fornirà tutti i riferimenti per una piena applicazione della sospensione dei finanziamenti mutui. Proprio per assicurare dovunque tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, l’Abi ha inoltre sottoscritto uno specifico protocollo di intesa con la Protezione civile e le Associazioni dei consumatori.
Va ricordato che dopo la relazione svolta dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il governo ha deliberato lo scorso 28 agosto 2023 lo stato di emergenza per 12 mesi stanziando anche risorse a favore dei territori colpiti dagli eventi meteorologici verificatisi tra maggio ed agosto 2023. In particolare, per la Regione Lombardia sono stati stanziati euro 9.430.000, per il Veneto euro 8.330.000, per il Friuli-Venezia Giulia euro 7.750.000.
Il governo ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza anche per i territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti con uno stanziamento di euro 4.120.000, della provincia di Cuneo (euro 650.000) e per le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena (con uno stanziamento complessivo di euro 4.500.000). Con le risorse stanziate, quantificate dopo i sopralluoghi dei tecnici del dipartimento di Protezione civile nazionale e di quelli regionali, secondo il governo si potrà almeno in parte far fronte alle esigenze più immediate ed ai fabbisogni più urgenti: dal soccorso e l’assistenza alla popolazione al ripristino dei servizi pubblici.
La moratoria annunciata lo scorso 11 settembre 2023 dall’Abi si aggiunge alla sospensione dal 1° maggio fino al 30 giugno 2023 (art. 11 del decreto legge 61/2023, decreto “Alluvioni”) senza applicazione di sanzioni né di interessi e senza segnalazioni alla Centrale dei rischi dei pagamenti delle rate dei mutui, dei finanziamenti di qualsiasi genere e dei canoni di leasing a carico delle imprese con sede operativa nei territori colpiti dall’alluvione.
Oltre alla moratoria in materia fiscale e contributiva, sono stati sospesi anche gli adempimenti contabili e societari in scadenza entro il 30 giugno 2023 come i termini per effettuare le registrazioni contabili, i termini per la tenuta di assemblee e dei consigli di amministrazione, nonché i termini per le verifiche trimestrali dei collegi sindacali e dei revisori. In quell’occasione l’Associazione bancaria italiana aveva diramato a tutti gli istituti di credito aderenti la moratoria per i territori colpiti dagli eventi calamitosi con la circolare del 6 giugno 2023.
Bruno Pagamici, ItaliaOggi