In base all’analisi della Coldiretti, i prezzi del cibo hanno registrato un incremento in tutto il mondo, portando a un’inasprita situazione di fame per milioni di persone. Nonostante ciò, i contadini sono pagati in media il 21% in meno per i loro prodotti agricoli. L’inflazione alimentare è cresciuta sia nei paesi ricchi che in quelli poveri, con aumenti che vanno dal +6,7% negli Stati Uniti al +13,8% nell’Unione Europea, dove l’Italia ha visto un incremento del 10,7%. La situazione più critica si riscontra nei Paesi poveri, con aumenti del +48% al +52% per fare la spesa alimentare. La fame nel mondo è aumentata notevolmente, colpendo circa 735 milioni di persone nel 2022. Per contrastare questa problematica, è nata la World Farmers Markets Coalition, un programma che mira a sostenere i mercati contadini nei diversi continenti per favorire reddito, occupazione e combattere la fame. In Italia, la rete di mercati contadini organizzati conta 15.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica, un modello che promuove la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Gli acquisti a km zero riducono significativamente lo spreco alimentare e contribuiscono alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il successo dei farmers market è attribuito alla multifunzionalità dell’agricoltura e alla vicinanza tra le imprese agricole e i cittadini, con una crescente attenzione verso cibi salutari e di qualità. La cooperazione tra agricoltori e consumatori diventa quindi fondamentale per creare un futuro sostenibile per tutti.