Energy S.p.A., , nella foto l’a. d. Davide Tinazzi, società attiva nel settore degli accumuli di energia, ha affrontato una forte crisi di liquidità nel secondo trimestre a causa del blocco dello strumento di pagamento “cessione dei crediti”. Tuttavia, segnali di ripresa sono emersi con il graduale ritorno della liquidità nella filiera.
Nonostante il rallentamento causato dal blocco dei pagamenti, i principali clienti di Energy mantengono stime positive per il secondo semestre. I contratti di fornitura annuali sono stati confermati e aggiornati, fornendo una base solida per il futuro.
Per la seconda metà del 2023, l’azienda prevede una ripresa nel segmento residenziale e una crescita nel segmento Commercial & Industrial a livello nazionale ed europeo. Inoltre, si attende un aumento dei ricavi entro la fine del 2023, sostenuto dal graduale miglioramento del settore residenziale e dall’accelerazione dei grandi impianti.
Energy identifica anche significative opportunità nel settore agrivoltaico e nell’abilitazione dei sistemi di accumulo per i servizi di rete, come il dispacciamento e il bilanciamento, oltre alle Comunità Energetiche.
Nonostante la crisi di liquidità, Energy mantiene una strategia di sviluppo nel mercato degli accumuli di energia e si prepara a cogliere le opportunità di ripresa della domanda e a soddisfare le esigenze dei clienti in diversi settori.
Il management di Energy prevede di raggiungere nel 2023 un livello di ricavi simile all’anno precedente, supportato dalla ripresa graduale nel settore residenziale e dall’accelerazione nei grandi impianti. La società conferma anche i target al 2024 comunicati in sede di IPO, con una prevista forte crescita del mercato dei sistemi di accumulo di grande dimensione.
Nonostante gli ostacoli temporanei, Energy si prepara a capitalizzare sulle opportunità future e a mantenere una posizione solida nel settore degli accumuli di energia.