L’estate in Toscana si prospetta come un periodo di ulteriore crescita per il turismo, secondo uno studio commissionato da Toscana Promozione Turistica e condotto dal Centro Studi Turistici di Firenze. L’indagine si basa sulle richieste di prenotazioni provenienti da 564 operatori turistici della regione.
Le stime indicano un aumento delle prenotazioni sia nazionali che internazionali nei primi cinque mesi del 2023, con una crescita ancora più significativa nelle richieste provenienti dall’estero. Mentre negli anni precedenti il turismo nazionale aveva prevalso, quest’anno la quota di mercato delle prenotazioni internazionali tornerà a superare il 50%, con un aumento significativo rispetto all’anno scorso. Saranno soprattutto i turisti europei ad essere attratti dal mare, dalle città d’arte e dai borghi, ma si registrano anche segnali di crescita da alcuni mercati extraeuropei.
Le stime per l’estate indicano un aumento del 4,7% negli arrivi e del 4,3% nei pernottamenti rispetto all’estate del 2022. In termini assoluti, si prevede che ci saranno oltre 5,9 milioni di arrivi e oltre 23,9 milioni di pernottamenti, superando i risultati pre-pandemia.
La crescita prevista riguarda principalmente i turisti stranieri, con un aumento stimato delle presenze del 6,5% e oltre 12 milioni di arrivi (un aumento del 1,3% rispetto al 2019). Il turismo nazionale rimane solido, con un aumento stimato delle presenze del 2,1% e circa 11,9 milioni di arrivi (+1,4% rispetto al 2019). In generale, la quota di mercato estera dovrebbe tornare a equilibrare la situazione, stimata al 50,5%.
Le aspettative di crescita sono positive per il settore alberghiero (+5%), con un aumento significativo delle prenotazioni provenienti dall’estero (+8%). Anche le strutture extralberghiere mostrano buone prospettive (+3,8%). Le imprese situate in città e centri d’arte dovrebbero registrare le migliori performance (+9,2%), seguite dalla montagna (+6,7%). Le stime per le imprese nelle località marine, termali, di campagna e collina sono superiori al 2%.
Per quanto riguarda le nazionalità, si prevede un aumento significativo per il mercato statunitense e una conferma degli arrivi dai tradizionali mercati europei, come Francia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Austria, Regno Unito, Belgio, Polonia, Spagna e paesi scandinavi. Tra i mercati extraeuropei, si prevede un aumento anche per il Canada e il Brasile, e una ripresa delle prenotazioni asiatiche provenienti dalla Cina, Giappone e India.