Nei primi sei mesi di quest’anno nei porti e negli aeroporti della Sardegna sono stati registrati 2 milioni 568.741 di arrivi, con un significativo incremento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, in cui ne erano stati rilevati 2 milioni 284.132, e del 2019, anno pre-pandemia, quando ne erano stati totalizzati 2 milioni 442.248. A renderlo noto è l’assessorato regionale del Turismo. Nello specifico, da gennaio a giugno scorsi, gli arrivi negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero sono stati 1 milione 897.264, a fronte di 1 milione 714.908 del 2022 e 1 milione 825.337 del 2019. Nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres, invece, sempre nel primo semestre di quest’anno, gli arrivi sono stati 671.477, contro i 569.224 dello stesso periodo del 2022 e i 616.911 del 2019. L’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, ha evidenziato che “i dati ufficiali degli arrivi nei porti e negli aeroporti sardi dimostrano come, nel raffronto tra i primi sei mesi, gli arrivi di quest’anno hanno superato sia quelli del 2022 che quelli del 2019, che già fu considerato un anno record”.
L’esponente della Giunta Solinas ha puntualizzato che “da tempo come assessorato del Turismo stiamo proponendo una ‘Destinazione Sardegna’ ricca di alternative. Un prodotto turistico che possa andare oltre il tradizionale, consolidato e vincente turismo balneare, con l’obiettivo di destagionalizzare. Perciò, ci sono stati sia programmazione che investimenti, in particolare per il turismo sportivo, per quello lento e quello culturale, puntando su storia, identità, tradizioni ed enogastronomia della nostra meravigliosa Sardegna. Un’offerta completa che possa consolidarsi nei mercati nazionali e internazionali, non solo nei mesi estivi”.