Nel 2022 l’attività economica nelle Marche ha completato il recupero dei livelli pre-pandemia, avviatosi l’anno precedente: è quanto emerge dal Rapporto Bankitalia presentato oggi ad Ancona. Secondo l’indicatore Iter, la crescita è stata nel complesso pari al 3,5% in linea con la dinamica. “Nel corso dell’anno però la fase propulsiva si è progressivamente indebolita – ha spiegato il direttore della sede di Ancona, Maurizio Cannistraro -, riflettendo il contesto di elevata incertezza per le tensioni geopolitiche e l’acuirsi dei rincari energetici”. A condizionare l’andamento delle attività industriali è stato l’aumento dei costi di produzione, solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi di vendita, mentre i casi di espansione del fatturato sono risultati più diffusi tra le aziende maggiormente orientate ai mercati esteri, anche in connessione con il positivo andamento delle esportazioni. Il 2022 ha registrato anche la ripresa dei livelli di attività dei servizi, con un andamento particolarmente positivo del turismo, mentre le costruzioni hanno continuato a beneficiare del traino degli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio. L’espansione dell’attività economica ha avuto effetti positivi sull’occupazione, tornata al di sopra dei livelli pre-pandemici, e sul reddito disponibile delle famiglie, quest’ultimo è stato però eroso in termini reali dalla perdita di potere d’acquisto determinata dall’inflazione. Il rialzo dei prezzi ha anche frenato il recupero dei consumi, colpendo in misura più gravosa le famiglie meno abbienti.