“Le imprese, che sono la forza vitale della società, hanno successo più duraturo se lavorano per il bene di tutti gli stakeholder. L’Italia è ricca di imprese coesive e di successo anche se non grandi. E’ grazie alle imprese di media dimensione e a quelle piccole se il 2022 si è chiuso meglio del previsto, con una crescita del 3,7%, proprio per la loro capacità di esportare persino più di quelle tedesche. E il primo trimestre di quest’anno ha di nuovo superato le attese. Lo stato di salute dell’economia italiana quindi è buono, lo possiamo dire noi di Intesa Sanpaolo che siamo la prima banca del paese che vediamo la circolazione vitale dell’economia italiana e delle società: attraverso i nostri conti, tutti i giorni passano circa 35 miliardi di euro che danno l’idea di come il Paese respira e cresce”. Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro, nella foto, presidente di Intesa Sanpaolo, intervenendo – giorni fa – alla presentazione del Rapporto “Coesione è Competizione 2023” della Fondazione Symbola a Mantova.”Noi vogliamo essere una Banca d’impatto, cioè una banca che lascia un segno positivo nella società. Questo significa investire sulla crescita socioeconomica del Paese, tenendo alta l’attenzione verso i giovani e il loro diritto all’istruzione, alla formazione e all’accesso al mondo del lavoro. E a occupare nel mondo del lavoro e nella società una posizione che sia soddisfacente per la loro vita professionale, ma anche familiare e sociale e per questo stiamo sperimentando noi stessi nuove modalità di organizzazione del lavoro”, ha aggiunto Gros-Pietro che ha concluso: “Alle banche spetta un ruolo cruciale nell’affermazione di un nuovo paradigma di sviluppo, perché sono in grado di orientare le risorse verso gli obiettivi necessari per questo cambiamento. Intesa Sanpaolo è consapevole di questa responsabilità e aperta al confronto costruttivo con tutti gli stakeholder, tanto più in occasioni di dialogo stimolanti come quella organizzata da Fondazione Symbola”.