“Ogni elemento utile a fare piena chiarezza deve andare al suo posto”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e del Partito Democratico Stefano Bonaccini (nella foto) in occasione, domani, del 43/o anniversario della strage di Ustica. “Per questo, insieme all’Associazione familiari vittime, chiediamo che dopo quindici anni dalla riapertura delle indagini sugli autori materiali di uno degli episodi tra i più gravi e oscuri della nostra storia recente, venga finalmente fatta completa giustizia. Anche attraverso un necessario impegno comune sul piano diplomatico. E chiediamo al Governo di utilizzare gli strumenti utili per comporre la completa verità: proseguendo sulla desecretazione con l’applicazione della direttiva Renzi-Draghi e rifinanziando i fondi per la digitalizzazione degli atti della strage di Ustica. Lo dobbiamo – prosegue Bonaccini – alle vittime e ai lori familiari a cui ci stringiamo ora come allora, ma anche alle nuove generazioni, che devono crescere sapendo che la verità, assieme al rispetto delle leggi è tra i massimi valori della convivenza civile e che la memoria è necessaria per salvare il nostro domani da antichi errori. Per questo il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, la sua ulteriore valorizzazione, può essere uno stimolo potente alla ricerca della verità, come polo culturale, centro di documentazione e ricerca, aperto anche al mondo della scuola. Voglio infine esprimere, insieme e a nome dell’intera comunità regionale, un ringraziamento doveroso e sentito all’Associazione delle vittime e alla sua presidente, Daria Bonfietti, voce tenace nella ricerca della verità, che non si è mai arresa al silenzio, esempio con il suo impegno dell’Italia migliore”.