Arriva in Piemonte il ‘Servizio di Psicologia scolastica’, per promuovere la salute e il benessere psicofisico di allievi, genitori, insegnanti e personale amministrativo nelle scuole. Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge, votata in maniera bipartisan, che sarà sostenuta dalle risorse dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali con 600 mila euro nel triennio fino al 2025.
Gli ‘psicologi scolastici’ potranno svolgere attività nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, come sportelli di ascolto, prevenzione di comportamenti a rischio per la salute psicofisica, sostegno allo sviluppo cognitivo, affettivo, emotivo e delle competenze relazionali, sviluppo del senso di autostima, contrasto ai suicidi, al bullismo e alle diffusione delle dipendenze, contrasto al disagio relazionale anche dovuto alla pandemia Covid-19, sostegno all’orientamento.
“I blocchi alla didattica imposti durante la pandemia hanno sconvolto l’equilibrio di tanti adolescenti già fragili”, osserva l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, “consegnandoci un bollettino di guerra tra gesti di autolesionismo e incremento di suicidi. Non potevamo nascondere la testa sotto la sabbia di fronte a questa emergenza che colpisce la nostra gioventù”.
Il ‘Servizio di Psicologia scolastica’ prevede una fase di sperimentazione.