Balzano del 35% in valore le esportazioni di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le minacce dell’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in Europa. E’ quanto emerge all’analisi di Coldiretti Puglia, relativa al boom delle vendite all’estero di olio extravergine di oliva pugliese nei primi 3 mesi del 2023, una conferma delle performance positive di uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea che già aveva chiuso il 2022 con una crescita del 30,4%. “Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva”