Bologna diventa città 30 km/h. Dal 1° luglio inizia la transizione che si concluderà il 1° gennaio 2024 facendo del capoluogo emiliano la prima grande città italiana ad adottare questo provvedimento. Al via la sostituzione della cartellonistica, la campagna di comunicazione, un questionario di ascolto dei cittadini e i primi interventi di trasformazione dello spazio urbano Bologna, per rendere più sicure, belle e vivibili le strade e piazze cittadine. La Giunta guidata da Matteo Lepore ha approvato il Piano Particolareggiato del Traffico Urbano (PPTU) “Bologna Città 30” che sancisce questo storico passaggio che vuole migliorare la sicurezza stradale, promuovere la mobilità sostenibile e aumentare qualità e fruibilità dell’ambiente e dello spazio pubblico. La delibera, che dà attuazione ai piani internazionali, europei, nazionali e locali per la sicurezza stradale, prevede che i 30 km/h diventino di fatto la normalità sulle strade urbane, rendendo anche più semplice il passaggio a uno stile di guida a velocità costante e uniforme, e che solo alcune strade della città, con particolari caratteristiche, rimangano ai 50 km/h. Il salto di scala dalle attuali Zone 30 a una vera e propria Città 30 è testimoniato anche dai numeri. Oggi i 30 km/h si applicano a circa il 30% della rete viaria urbana, in aree a macchia di leopardo. Con il piano approvato, i 30 km/h riguarderanno circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico facile da comprendere e rispettare. La percentuale arriva a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città (cioè la parte dentro l’asse tangenziale-autostrada più le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale). Nelle aree collinari e di pianura esterne al centro abitato, la strategia generale prevede comunque progressivamente interventi di moderazione della velocità e di messa in sicurezza.
Da luglio a settembre il Settore Mobilità sostenibile procederà all’installazione della segnaletica orizzontale e verticale e adotterà le relative ordinanze stradali che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. È prevista la sostituzione o installazione di oltre 500 cartelli e la realizzazione di circa 300 bolloni su strada. La segnaletica orizzontale, non obbligatoria per legge, come dimostrano le esperienze nel resto del mondo, risulta molto efficace per la fruibilità degli spazi stradali da parte degli utenti della strada: la ripetizione dei segnali di limite di 30 km/h sulla maggior parte delle strade aiuterà infatti una migliore comprensione di quale sia il comportamento richiesto. Trattandosi di un cambiamento storico e culturale, che comporterà per gli utenti della strada una modifica graduale delle proprie abitudini adeguando la propria guida ai nuovi limiti, l’Amministrazione ha deciso di non partire subito con le sanzioni legate ai nuovi limiti di velocità, ma di prevedere 6 mesi di transizione nei quali fare una grande campagna di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza, anche attraverso iniziative sul territorio da parte della Polizia Locale. Per individuare l’area della città 30 e le strade a 50 nei mesi scorsi è stata incaricata la società Polinomia che, in stretto coordinamento con gli uffici comunali, ha condotto una approfondita analisi tecnica che ha preso in considerazione dati statistici sull’uso, sui flussi e sull’incidentalità della rete stradale, arricchita anche da incontri e confronti con i principali portatori di interesse. La documentazione prodotta ha rappresentato la base per dettagliare in modo definitivo la proposta di perimetrazione e della rete che è arrivata infine all’approvazione della Giunta.
I vantaggi della Città 30, come dimostrano le tante esperienze europee, produce benefici per tutti i cittadini: migliora la sicurezza stradale, riducendo incidenti, morti e feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili; fa aumentare gli spostamenti a piedi e in bici, grazie a strade più sicure e tranquille; riduce le emissioni di smog e gas climalteranti e rende più fluido il traffico, grazie a una velocità più costante, al posto degli stop-and-go continui che in città sono tanto dannosi per l’ambiente e la sicurezza quanto inutili ad arrivare prima; abbassa il rumore; rende lo spazio pubblico più bello e vivibile per le persone; restituisce autonomia a bambini, anziani, persone con disabilità; favorisce la coesione sociale e il commercio di vicinato nei quartieri. A fronte di tutti questi vantaggi, le perdite di tempo negli spostamenti motorizzati sono nulle nei tragitti brevi o minime nei tragitti di media distanza. Secondo lo studio di impatto, applicando stringenti criteri di analisi economica, con Bologna Città 30 l’insieme di tutti i benefici (meno incidenti, morti e feriti, minore congestione, più spostamenti a piedi e in bici) vale ben il doppio dei costi (possibili perdite di tempo). Bologna Città 30: ripensare lo spazio pubblico Ma Bologna Città 30 significa soprattutto ripensare lo spazio urbano per promuovere una trasformazione del modo di fruire la città: il progetto prevede infatti una serie di interventi innovativi di modifica dello spazio pubblico che avranno il compito di armonizzare l’ambiente e lo spazio urbano a una nuova dimensione di prossimità. Fra interventi di messa in sicurezza di strade, incroci e attraversamenti, nuove piazze pedonali e scolastiche, piste e corsie ciclabili, riqualificazione di marciapiedi e abbattimento di barriere architettoniche, sono in attuazione o in progettazione investimenti per la Città 30 già finanziati a bilancio per oltre 24 milioni di euro. In quest’ottica si inserisce anche una serie di interventi già avviati in questi mesi in vista della Città 30. A partire dagli interventi di miglioramento della qualità dei quartieri rivolti agli utenti vulnerabili della strada che mirano a promuovere una maggiore vivibilità, il gioco libero e la sicurezza stradale favorendo una maggior autonomia delle più piccole e dei più piccoli soprattutto in prossimità delle scuole.