
La società cinese Crje east Africa, filiale del colosso cinese delle costruzioni China railway group, si è aggiudicata l’appalto per la costruzione della sede permanente della Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli nella città tanzaniana di Arusha. Lo riportano i media tanzaniani. La sede permanente di questa Corte, installata dal 2007 in uffici temporanei messi a sua disposizione dall’Agenzia della Tanzania per i parchi nazionali (Tanapa), sarà costruita su un sito di 24 ettari situato nel distretto di Laki Laki, alla periferia di Arusha. Il costo totale del progetto, che dovrebbe essere completato entro due anni, è stimato in 25,7 milioni di dollari. La Tanzania, paese che ospita la Corte dal 2007, ha promesso circa 3,7 milioni di dollari per finanziare il progetto mentre il restante dovrebbe essere mobilitato da altri partner africani e stranieri.Istituita nel 1998, la Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli ha il mandato di giudicare il rispetto, da parte degli Stati del continente, delle disposizioni della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli e di ogni altro strumento relativo alla protezione diritti umani ratificati dai paesi del continente. Gli individui e le organizzazioni non governative possono, a determinate condizioni, portare un caso di violazione di un diritto umano all’attenzione direttamente alla Corte o indirettamente tramite la Commissione africana sui diritti umani e dei popoli. La Cina ha già realizzato, anni fa, la sede dell’Unione africana di Addis Abeba, in Etiopia. Un progetto che destò, dopo qualche tempo, scandalo, quando furono scoperte delle microspie e una fuga di dati dai server interni dell’Unione africana verso altri server cinesi.