È stata pubblicata oggi l’Indagine AlmaLaurea 2023 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati nel 2022 del Politecnico di Torino coinvolti nel XXV Rapporto sul Profilo dei laureati sono 7.583. Si tratta di 3.634 di primo livello e 3.949 magistrali biennali.
L’analisi sulla Condizione occupazionale ha incluso 11.865 laureati del Politecnico di Torino. I dati mostrano un trend consolidato: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro e percepiscono in media retribuzioni più elevate rispetto ai laureati di altre università italiane, anche durante periodi di recessione come quelli attuali.
Approfondendo il profilo occupazionale dei laureati, l’indagine evidenzia che la maggioranza (86,6%) prosegue gli studi dopo il conseguimento della laurea triennale, posticipando l’ingresso effettivo nel mondo del lavoro attraverso percorsi di laurea magistrale. Tra i laureati triennali che non si sono iscritti a un corso di laurea magistrale e sono quindi entrati nel mondo del lavoro direttamente, il tasso di occupazione è del 74,6%, rispetto al dato nazionale del 75,4%.
Tuttavia, il dato più significativo riguarda i laureati magistrali a un anno dal conseguimento del titolo, che continua a salire rispetto agli anni precedenti, con una percentuale di occupazione del 90,7% presso il Politecnico di Torino, ben al di sopra della media nazionale del 77,1%. In particolare, aumenta il tasso di occupazione nell’ambito dell’Ingegneria, attestandosi al 95,1%, e anche per i laureati magistrali in Architettura, con l’87,7% di occupati.
La percentuale di occupati aumenta ulteriormente a cinque anni dal conseguimento del titolo, raggiungendo il 94% rispetto all’88,7% della media nazionale, secondo gli ultimi dati di Almalaurea.
Interessante anche la tipologia di occupazione dei laureati, con il 41,7% che può vantare un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e una differenza significativa nelle retribuzioni rispetto alla media italiana. A un anno dal conseguimento del titolo, i laureati magistrali del Politecnico di Torino percepiscono in media 1.632 euro netti mensili, rispetto alla retribuzione media di 1.366 euro, mentre a cinque anni dalla laurea la media sale a 2.013 euro rispetto a 1.697 euro, entrambi in aumento rispetto alla rilevazione precedente.
L’indagine fornisce anche dati interessanti sul profilo dei laureati. È interessante notare come il rapporto con il mondo del lavoro inizi già durante gli anni di studio: il 35,6% dei laureati triennali e il 46,5% dei laureati magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, e più della metà (52,6%) degli studenti di entrambi i livelli di studio lavora già durante il percorso formativo.
Un altro dato rilevante è la dimensione internazionale del Politecnico di Torino, con una percentuale in crescita di studenti stranieri laureati (12,7% in media), soprattutto a livello magistrale (16,5% rispetto al 6,8% a livello nazionale). Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, quasi un terzo degli studenti durante il percorso di laurea magistrale ha avuto un’esperienza di studio all’estero.
Infine, i risultati relativi alla soddisfazione sono incoraggianti: quasi il 90% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso, e l’85,8% è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. Nel complesso, il 90,3% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria presso il Politecnico di Torino.
“I dati del rapporto AlmaLaurea confermano una volta di più l’ottimo lavoro svolto dal nostro Ateneo per fornire agli studenti e alle studentesse una preparazione orientata a un pronto inserimento nel mondo del lavoro, frutto di una programmazione e di investimenti specifici nel campo della didattica innovativa e della collaborazione con le imprese, a livello territoriale, nazionale e internazionale – commenta Il Rettore del Politecnico Guido Saracco (nella foto) – La formazione di professionalità adatte alle richieste del mondo del lavoro è una missione che il Politecnico ha messo al centro dei suoi sforzi, anche per quanto riguarda l’arricchimento del corpo docente con figure di grande autorevolezza internazionale e l’attrazione di ricercatori e studenti di eccellenza dalle Università di tutto il mondo”.
“Il miglioramento costante e duraturo nel tempo dei dati del rapporto AlmaLaurea è lo specchio di una stabilità nell’eccellenza per il nostro Ateneo, che consolida la sua reputazione di Ateneo a vocazione internazionale e orientata all’impatto sociale, attraverso l’inserimento dei suoi allievi e delle sue allieve nel tessuto imprenditoriale del nostro Paese e non solo – aggiunge la Delegata del Rettore agli Ex Allievi e Accompagnamento al Lavoro del Politecnico Carla Chiasserini – I tanti accordi sottoscritti ogni anno con le aziende e il continuo rinnovamento degli strumenti di didattica learning by doing, attraverso i tirocini, le tesi di laurea svolte in azienda e corsi specifici di orientamento al mondo professionale, consentono alla domanda e all’offerta di lavoro di incontrarsi e conoscersi al Politecnico ancora prima che studenti e studentesse abbiano concluso il loro percorso universitario”.