In Veneto, nel secondo bimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, sono calate del 4,1% le richieste di mutuo. La diminuzione, secondo un’indagine di Facile.it, può essere spiegata col costante aumento dei tassi di interesse che ha spinto gli aspiranti mutuatari ad orientarsi su cifre più contenute. Guardando ai dati delle richieste a livello provinciale emerge che l’area dove è stato rilevato l’importo medio più alto è quella di Verona (148.680 euro), seguita da Padova (138.287 euro). Valori inferiori alla media regionale per Venezia (135.636 euro), Treviso (134.362 euro) e Vicenza (129.286 euro). Chiude la classifica Belluno (123.159 euro).Interessante anche notare come l’aumento dei tassi abbia spinto in alto le surroghe, le quali, secondo l’analisi Facile.it, nei primi due mesi del 2023 hanno rappresentato il 19% del totale domande di finanziamento raccolte in Veneto, valore più che raddoppiato (+120%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Indici più alti, inoltre, possono aver contribuito al rallentamento delle compravendite di immobili residenziali; nel primo semestre del 2022 gli scambi in Veneto sono aumentati del 6% rispetto al 2021, mentre a partire dalla seconda metà dell’anno è stato rilevato un rallentamento significativo tanto è vero che, da luglio a dicembre, le compravendite sono diminuite di ben il 3%. Sul fronte dei tassi, invece, si registrano condizioni meno favorevoli rispetto al passato sia per i fissi sia per i variabili e oggi, ad esempio, secondo le simulazioni effettuate dal comparatore un mutuo medio a tasso fisso può costare fino a 36mila euro in più.