Sono più di 160 mila gli screening, 64.500 le prestazioni ambulatoriali e 9.200 i ricoveri ospedalieri registrati nell’Isola dal piano di recupero delle prestazioni sanitarie rimaste inevase durante il periodo della pandemia da Covid-19. Nello specifico, in relazione alle prestazioni erogate tra pubblico e privato, la spesa è stata di circa 7,5 milioni di euro dei 13,6 stanziati per questo scopo a favore della Regione Sardegna (nella foto, il presidente Christian Solinas). Secondo quanto è stato stabilito dal decreto Mille Proroghe a livello nazionale, il piano di recupero è esteso per tutto il 2023. “L’impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale”, ha affermato l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, in risposta alle recenti polemiche politiche, “è stato un evento epocale e lo è stato in particolare sulla nostra sanità regionale impoverita da una lunga stagione di tagli e blocco del turnover iniziati fin dal 2004. Nonostante la difficile situazione dettata soprattutto dalla carenza di specialisti il piano di recupero delle prestazioni prosegue ed è andato avanti registrando, in alcuni casi, risultati superiori alle aspettative, come accaduto per i ricoveri dove a fronte di 5.835 prestazioni, stimate come recuperabili nel 2022, ne sono state recuperate quasi il doppio”. L’esponente dell’esecutivo regionale chiarisce che “le risorse a disposizione del piano regionale non sono sparite, sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno a essere utilizzate fino a quando non sarà recuperata anche l’ultima visita rimasta indietro. Il tema dell’abbattimento delle liste d’attesa riguarda tutte le Regioni, una sfida che a livello nazionale non può essere persa e che rappresenta per noi una priorità assoluta che andrebbe affrontata con la massima compattezza e responsabilità da parte di tutti, soprattutto a livello politico e istituzionale, nell’interesse dei cittadini”.