Si chiama KaralisBrick, si sviluppa su una superficie di 260 metri quadrati, ed è il primo e unico ‘Museo del mattoncino’ presente in Sardegna con circa 500 opere in esposizione, realizzate interamente con quasi 500 mila Lego. La mostra permanente, inaugurata a Cagliari, in viale Trento, alla presenza dell’assessore comunale alle Attività produttive e al Turismo, Alessandro Sorgia, è curata da Maurizio Lampis, fondatore e presidente dell’associazione culturale KaralisBrick, in collaborazione con il socio Gianluigi Cornaglia. Nel ‘Museo del mattoncino’ appassionati e visitatori possono trovare dieci temi differenti, tutti realizzati secondo la fantasia dei costruttori. Il percorso si snoda tra ricostruzioni di alcuni monumenti e luoghi più o meno conosciuti della Sardegna, come la Torre dell’Elefante a Cagliari, la basilica di Saccargia a Codrongianos (Sassari), l’ex distilleria ‘Si ’e Boi’ a Selargius (Città metropolitana di Cagliari), il campanile della chiesa di San Ponziano di Carbonia (Sud Sardegna), l’imponente arco di Cala Goloritzè a Baunei (Nuoro), il tempio di Antas a Fluminimaggiore (Carbonia-Iglesias) e la parrocchia di Sant’Efisio a Capoterra (Sud Sardegna). Nell’area sono presenti anche degli spazi allestiti con castelli e villaggi medioevali, vascelli e galeoni dei pirati, oltre a due settori dedicati a Star wars e a Il signore degli anelli. A KaralisBrick c’è, inoltre, anche un laboratorio per bambini e bambine, con 20 postazioni, dove i più piccoli possono giocare con migliaia di mattoncini e cimentarsi con le tecniche costruttive Lego. “Questa mostra”, ha rimarcato l’assessore alle Attività produttive e Turismo, Alessandro Sorgia, “si integra con tutte le altre e varie attività culturali, ambientali e di turismo ‘esperienziale’ già presenti in città, e rappresenta l’ennesima occasione per promuovere al meglio Cagliari. Gli appassionati di Lego sono in tutto il mondo e contiamo che questa iniziativa possa essere un’attrazione anche per i turisti. I temi di questa mostra permanente variano a seconda dei periodi. Come amministrazione l’auspicio è che, per implementare le opere, anche le scuole possano essere presto coinvolte nei laboratori didattici”.