ILBE, ricavi consolidati a Euro 161 mln

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Il Consiglio di Amministrazione di ILBE (Iervolino and Lady Bacardi Entertainment) – società attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi (Euronext Growth Milan – IT0005380602 – IE e Euronext Growth Paris – IT0005380602 – ALIE) – ha approvato la Relazione Finanziaria consolidata nonché il Progetto di Bilancio di esercizio chiusi al 31 dicembre 2022.

Andrea Iervolino, nella foto, presidente e fondatore di ILBE, ha dichiarato “Il consolidamento registrato dall’attività nel 2022 rappresenta un obiettivo importante, fortemente condizionato positivamente anche dai più recenti progetti iniziati da ILBE, sia pure in un contesto di mercato che si è rivelato di volta in volta complesso e incerto, anche per gli effetti dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della crisi energetica. Sono soddisfatto nell’affermare che risultati, anche per i risparmi ed alcune ottimizzazioni gestionali e finanziarie conseguite, sono stati sostanzialmente in linea e consistenti con il backlog ed i progetti in sviluppo, nonché con le guidance forniti nel precedente esercizio. Tutto ciò ci ha consentito di migliorare la situazione finanziaria e consolidare ulteriormente la nostra solida struttura patrimoniale, nonché di renderci sereni per le sfide future. Siamo sempre più dei pionieri dei nuovi business digitali, come gli NFT e le esperienze virtuali come il metaverso, ma manteniamo un solido attaccamento al “made in Italy”, che ci rende orgogliosi in tutto il mondo. – prosegue Iervolino – Tutto questo è la sintesi della volontà di ILBE di voler essere un protagonista d’eccellenza del futuro del mondo dell’intrattenimento e media, settore sempre attraente, stimolante ed in crescita, in cui sostanzialmente stiamo assistendo all’emergere di una base di consumatori globale più giovane, più digitale, che sta di fatto plasmando il futuro dell’intera industry.”

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 si è chiuso con ricavi totali pari a Euro 161,0 milioni, in crescita del 5,7% rispetto al 2021 (Euro 152,3 milioni lo scorso esercizio). Nel dettaglio, i ricavi di concessione dei diritti delle opere filmiche, audiovisive e “government grant” hanno raggiunto Euro 108,6 milioni (Euro 93,6 milioni nel 2021). I ricavi per le attività di services, incluse le licenze per lo sfruttamento di IP, sono stati pari ad Euro 41,2 milioni (Euro 50,1 milioni nel 2021). I ricavi dei diritti di distribuzione, non presenti nello scorso esercizio, sono stati pari a Euro 3,4 milioni. I ricavi da attività di post-produzione sono stati pari a Euro 1,4 milioni (Euro 1,0 milioni nel 2021). Infine, i ricavi da attività di casting, celebrities management e produzione di contenuti ADV digital, comunicazione & marketing hanno toccato Euro 5,9 milioni (Euro 4,8 milioni nel 2021).

Il margine operativo netto, EBIT, è stato pari a Euro 20,8 milioni (Euro 24,4 milioni lo scorso esercizio), prima di oneri non ricorrenti per Euro 11,0 milioni. L’Ebit margin è risultato pari al 12,9% (16,0% lo scorso esercizio). Gli oneri non ricorrenti ammontano a Euro 11,0 milioni, sostanzialmente riferibili al cambiamento di strategia nella vendita dei diritti di distribuzione dei c.d. “family movies” e ciò ha determinato la contabilizzazione di ammortamenti e svalutazioni sulla base del rapporto esistente tra i benefici economici derivanti dallo sfruttamento dei diritti nell’anno in corso ed i benefici economici complessivi che verranno generati in base ai piani di vendita. Tale evento, di indubbia natura non frequente, è rilevato nel rispetto della continuità di applicazione dei principi contabili.

L’EBIT prima degli oneri non ricorrenti è in diminuzione per l’adozione da parte del Gruppo di una politica di ammortamento ancora più prudenziale in particolare per le nuove produzioni animate. Nell’ambito dei costi si segnala in connessione al conflitto russo-ucraino l’incremento dei costi dell’energia che ha avuto un impatto rilevante nell’aumento dei costi di produzione dei film per effetto dell’aumento e della carenza dell’energia, soprattutto nei primi 9 mesi dell’esercizio.

Il 2022 si chiude con un utile netto che senza oneri non ricorrenti sarebbe stato pari a Euro 14,6 milioni, rispetto a Euro 19,4 milioni nell’esercizio 2021; l’utile netto di Gruppo è stato, infatti, pari a 3,5 milioni (Euro 18,4 milioni nel FY 2021).

La posizione finanziaria netta a debito “PFN adjusted” risulta in miglioramento a Euro 23,1 milioni, rispetto a Euro 29,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (al netto dell’effetto netto di Euro 2,7 milioni per l’applicazione dell’IFRS 16 relativo ai nuovi contratti di locazione) per l’effetto, essenzialmente, di impieghi di risorse in finanziamento di attività produttive di terzi con marginalità rilevanti.

Il capitale investito netto ha raggiunto Euro 115,2 milioni, in aumento rispetto a Euro 114,9 milioni, finanziato dalla PFN e da un patrimonio netto pari ad Euro 89,4 milioni (Euro 85,6 milioni al 31 dicembre 2021). Le disponibilità liquide hanno raggiunto Euro 12,5 milioni, in netto aumento rispetto al saldo di inizio periodo pari ad Euro 3,2 milioni, essenzialmente per il reperimento di risorse per i fabbisogni finanziari delle produzioni con importanti pagamenti nel primo trimestre del 2023. Ancora in riferimento alla PFN adjusted, il significativo miglioramento nel periodo si è evidenziato anche in termini di incidenza sul totale attivo non finanziario, pari 14,5% nell’esercizio 2022, rispetto al 17,8% dell’esercizio 2021; altresì si rilevano miglioramenti in termini di incidenza sui ricavi, 14,3% nell’esercizio 2022 rispetto a 19,2% nell’esercizio 2021.