Cagliari, il comune vuole dedicare lo stadio a Gigi Riva

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Il comune di Cagliari potrebbe intitolare a Gigi Riva, nella foto, bomber del Cagliari Calcio nella stagione dell’unico scudetto conquistato nel 1970 dai rossoblù, il nuovo stadio che dovrebbe sorgere nel quartiere Sant’Elia e col quale la città si è candidata a ospitare gli Europei del 2032. La proposta è contenuta in una mozione, sostenuta da tutti i consiglieri, con in testa il sindaco Paolo Truzzu, al primo punto dell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale, convocata per martedì prossimo, 21 marzo, alle 18.Campione d’Europa nel 1968, vicecampione del mondo nel 1970, Riva ha scelto di restare a Cagliari, dopo esservi arrivato, a 18 anni, da Leggiuno (Varese). Tuttora, con 35 gol segnati, l’ex attaccante, che quest’anno il 7 novembre compirà 79 anni, guida la classifica dei marcatori con la maglia della nazionale azzurra. Anche a fine carriera Riva, al quale l’anno scorso il regista Riccardo Milani ha dedicato il docufilm ‘Nel nostro cielo un rombo di tuono’, è stato punto di riferimento come team manager della nazionale italiana. “Senza ombra di dubbio, Gigi Riva è l’esempio dell’eroe moderno, capace di rinunciare alle lusinghe del potere, del denaro e del facile successo”, si legge nelle motivazioni della proposta. “È stato un uomo integro che ha rinunciato a ogni compromesso pur di seguire il suo sogno e quello di un popolo intero, rappresentando un concreto fattore di riscatto sociale dell’intera Sardegna e della sua Cagliari”. Il progetto guida del nuovo stadio è stato deliberato il 1 giugno 2021 dal consiglio comunale. Il 4 agosto scorso il Cagliari Calcio ha deliberato quello definitivo. E ora la il consiglio comunale potrebbe intitolare il nuovo impianto a Riva “per l’attaccamento mostrato alla città di Cagliari, che ha scelto come città d’adozione, e per indubbie qualità umane dello sportivo, bandiera e simbolo del Cagliari calcio, considerato dagli addetti ai lavori come uno dei più forti giocatori italiani al mondo di ogni epoca e di tutti gli sportivi e cittadini italiani, fonte di ispirazione e d’esempio da seguire”.