Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali (nella foto, l’a. d. Gian Maria Mossa) ha approvato la Relazione Annuale Integrata al 2022 comprensiva della Relazione sulla gestione consolidata, Relazione sulla gestione individuale e Dichiarazione non Finanziaria redatta ai sensi del D.lgs 254/2016, la proposta di dividendo e (iii) la convocazione dell’annuale assemblea ordinaria degli azionisti.
APPROVATA LA RELAZIONE ANNUALE INTEGRATA INCLUSIVA E IL PROGETTO DI BILANCIO INDIVIDUALE E CONSOLIDATO 2022
- Confermati i risultati consolidati preliminari
- Utile netto consolidato: €213,0 milioni (-34%)
- Utile netto consolidato ricorrente: €221,1 milioni (+25%)
- Utile netto individuale: €226,2 milioni (-34%)
PROPOSTA DI DISTRIBUIRE UN DIVIDENDO COMPLESSIVO DI €1,65 PER AZIONE SOSTENIBILITA’ PILASTRO DEL NUOVO PIANO STRATEGICO 2022-2024
- 60% dei neoassunti sono under 35
- Attivi in soluzioni gestite ESG a €12,9 miliardi (32,2% delle soluzioni gestite)
- Siglata l’adesione ai Principles of Responsible Investment (PRI)
- In forte miglioramento il giudizio delle agenzie di rating ESG
Il Progetto di Bilancio Consolidato conferma i dati preliminari presentati al Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio scorso e dunque per l’esercizio 2022 conferma l’utile netto consolidato di €213,0 milioni, rispetto ai €323,1 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato è stato ottenuto in un anno tra i più difficili sia per i listini azionari che obbligazionari internazionali ed ha dunque risentito del contributo negativo di alcune voci – come le commissioni variabili – strettamente legate all’andamento dei mercati finanziari. Il risultato sconta inoltre l’onere straordinario di €35,3 milioni pagato all’Agenzia delle Entrate sulla base dell’accordo quadro raggiunto in data 19 settembre 2022, che ha aperto la strada alla piena attuazione delle procedure di Adempimento Collaborativo a cui Banca Generali è stata ammessa a partire dall’esercizio 2020. Al netto di tali componenti più variabili e altre poste straordinarie, l’utile netto ricorrente1 ha mostrato una crescita del 25,2% a €221,1 milioni, contro ai €176,6 milioni del 2021. Tale valore segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca e testimonia la flessibilità del modello di business e l’efficacia delle molteplici iniziative messe in atto per aumentare la diversificazione dei ricavi. Il margine di intermediazione ha raggiunto il livello di €639,8 milioni grazie al sensibile incremento del margine finanziario e alla tenuta delle commissioni nette ricorrenti. D’altra parte, le voci di ricavo variabili legate alla dinamica dei mercati finanziari hanno mostrato una netta contrazione in scia all’andamento negativo degli stessi nel corso del 2022. Il margine finanziario si è attestato su un valore pari a €168,3 milioni, in crescita del +50,3% rispetto al 2021. Il risultato è stato favorito dal significativo progresso del margine d’interesse, che ha beneficiato sia dell’espansione del volume medio degli impieghi fruttiferi nel periodo (+4,9% a/a) che – in maggior misura – della loro accresciuta marginalità (95 bps, +38bps a/a) legata al rialzo dei tassi d’interesse nell’anno. I costi operativi sono ammontati a €256,5 milioni, con un incremento del 5,9% che include €3,5 milioni di oneri straordinari. I costi operativi ‘core’ sono stati invece pari a €232,9 milioni, con una crescita del 6,0% pienamente in linea con le proiezioni del nuovo piano triennale 2022-2024. Tale aggregato include €6,1 milioni legati all’avvio di BG Suisse, al netto dei quali la crescita sarebbe stata del 5,3%. Gli indicatori di efficienza operativa si confermano su livelli di best practice: i costi totali sulle masse si sono attestati a 31 bps e il Cost/Income ratio, su basi rettificate per le componenti non ricorrenti, è risultato pari al 40,8% (40,1% il livello reported). Gli accantonamenti ordinari si sono attestati a €27,1 milioni, rispetto ai €45,4 milioni dello scorso esercizio, grazie ai minori stanziamenti a copertura degli impegni per indennità contrattuali e incentivazioni pluriennali, anche in virtù del rialzo dei tassi di attualizzazione utilizzati per le valutazioni statistico attuariali. Sono stati registrati anche contributi bancari in aumento a €17,6 milioni (€15,5 milioni nel 2021).