La Regione Emilia-Romagna (nella foto, il presidente Stefano Bonaccini) ha stanziato 46,3 milioni di euro per investimenti sull’edilizia sanitaria. Si tratta di ristrutturazione e adeguamento di pronto soccorso ospedalieri; realizzazione di nuovi laboratori specialistici e reparti riabilitativi; potenziamento della banca regionale dei gameti e ancora interventi per garantire l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale. Questi gli obiettivi del piano presentato che ha come scopo la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture e dei servizi in tutta la regione. “Continuiamo a rafforzare e riqualificare le strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna, guardando sempre più alla sostenibilità ambientale ed energetica: una esigenza a cui anche l’edilizia sanitaria è chiamata a dare risposta”, dice l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini. “Nel contempo, prosegue il nostro impegno per la realizzazione dei nuovi ospedali di Piacenza, Carpi e Cesena – aggiunge -. Questi interventi coniugano il miglioramento dell’assistenza e dei servizi ai pazienti con un rinnovato impegno verso l’efficientamento energetico, che mai come in questo momento storico si rende necessario. La Regione- ha aggiunto l’assessore- prosegue nel proprio impegno per garantire, al meglio, la sanità pubblica”. Due sono i canali di intervento, per 17 progetti complessivi: edilizia sanitaria, a cui vengono destinati 17 milioni per 7 interventi, e sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, con 29,3 milioni per 10 interventi. Progetti finanziati dal ministero della Salute con le risorse del ‘Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese’ e individuati dalla Regione sulla base della ricognizione dei fabbisogni delle Aziende sanitarie territoriali, nell’ambito dei Piani di investimento 2022-2024. Oltre ai due nuovi ospedali di Piacenza e Cesena, i fondi sono destinati a Parma con complessivamente quasi 9 milioni e 990mila euro; a Reggio Emilia 8,5 milioni; a Modena 5 milioni e 550 mila euro; a Bologna 11 milioni e 950mila euro; a Imola 3 milioni di euro; a Ferrara 1 milione e 814mila euro; in Romagna (Ravenna, Forlì e Faenza) 5 milioni e 500mila euro.