“C’è la voglia di arrivare a Milano. Quindi se tutto va bene, speriamo di ritrovare serenità e pace nel mondo, questo potrebbe essere un anno record per l’Italia”. È l’auspicio del presidente della Camera nazionale della moda italiana Carlo Capasa, nella foto, a margine dell’inaugurazione del Fashion hub, il quartiere generale della Settimana della moda che si è aperta ieri. “Ci sono tantissimi turisti, 11% di arrivi in più, anzi noi abbiamo tante lamentele – spiega – da parte di molti cinesi che non hanno trovato i voli, perché ancora non ci sono tutti voli che collegano l’Italia e la Cina”. Le aspettative di questa Fashion week sono altissime. “È una settimana che è partita – ricorda Capasa – secondo i numeri della Camera di Commercio con 70 milioni di euro di indotto per la sola settimana della moda per Milano. Vuol dire tanto. Significa che questa settimana porta un grande beneficio alla città e al paese intero”. Nel Fashion hub allestito a palazzo Giureconsulti, in pieno centro, “raccontiamo la sostenibilità con nove ‘designer for the Planet’, che sono nativi sostenibili, e poi ce ne sono altri 10 che parlano di tecnologia e innovazione. Qui ogni giorno ci saranno avvenimenti e presentazioni per mantenere questo luogo vivo, dove anche la città può entrare per vedere cosa succede nel cuore della moda”. I numeri si sa sono ottimi, il settore chiude il 2022 con quasi 100 miliardi di fatturato, con + 18%, e c’è un + 4% per il 2023. Una percentuale che sembra bassa paragonata all’anno precedente ma che invece è in linea con il trend di crescita che si è avuto fino a prima del Covid, come spiega Capasa. “Le crescite come quelle del 2022 sono eccezionali, è stato l’anno post pandemia, di recupero di certe posizioni. Abbiamo fatto meglio di quanto avevamo fatto nel 2019. Prima della pandemia si cresceva di circa il 3% all’anno quindi una crescita del 4%, è più che normale. Forse potremmo fare anche meglio ma c’è una guerra le porte dell’Europa e ancora incertezza sui costi dell’energia”.