In questi giorni a Roma si stanno ripetendo le notizie, anche attraverso un passaparola via social, circa un furgone bianco che si aggirerebbe, sul litorale e in citta’, predando cani lasciati incustoditi o addirittura a passeggio con i propri padroni, nell’occasione quindi aggrediti. Si parla anche di proprietari malmenati e di conseguenti denunce presentate dai proprietari-vittime alle forze dell’ordine. Intanto, in attesa di definire compiutamente il fenomeno, certo e’ che i furti di cani possono avvenire ed e’ per questo che l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) invita i proprietari dei cani ad adottare le necessarie precauzioni anzitutto monitorando costantemente i propri animali domestici. “E’ questo l’unico modo per contrastare questo genere di reati che, al di là,’ della loro perseguibilita’ penale, sono ignobili e spregevoli poiche’ colpiscono esseri indifesi e i sentimenti migliori dei loro umani”, commenta il presidente dell”Oipa, Massimo Comparotto. “I moventi dei malviventi – aggiunge – sono presto detti: vi puo’ essere l’intento di chiedere un riscatto, oppure il commercio abusivo di cani di razza, da caccia o da tartufo, o l’utilizzo per i combattimenti, lo sfruttamento per l’accattonaggio in strada”. Di qui alcuni suggerimenti. Oltre a sorvegliare con attenzione i propri cani, per evitare che il proprio amico a quattro zampe venga rubato l’Oipa elenca due semplici regole da adottare per ridurre al minimo o azzerare il rischio che qualcuno ci porti via il nostro cane. In primo luogo, se l’animale vive in giardino, farlo entrare in casa prima di uscire con kui a passeggio; poi, mai lasciare il cane al gancio fuori da negozi e uffici. E proprio in merito a questo ultimo punto, l’Oipa invita i proprietari di uffici, negozi, supermercati ed altri esercizi commerciali ad accogliere i cani nei propri locali, a non mettere il cartello ‘io qui non posso entrare’, con l’icona del cane, di piccola, media o grande taglia che sia… Andrebbe invece messo – dice l’Oipa – un bel “io posso entrare” con l’espressione felice del cane, che si vede ammesso laddove gli umani spendono, e non poco.