“Sono il primo a ricordare al Governo che il gas è la transizione, mentre l’obiettivo principale deve essere l’approdo al 100% delle energie rinnovabili e l’azzeramento delle emissioni al 2050. Attenzione però anche all’ideologia o alla demagogia: oggi, e per ancora un po’ di anni, senza gas si fermerebbero le imprese, ci sarebbero licenziamenti, e resterebbero al freddo le case. Non avevamo mai visto tante famiglie chiedere la rateizzazione delle bollette come in questo periodo. Non diventeremmo più ‘green’, ma più poveri”. Così il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini (nella foto) intervenendo alla sua convention programmatica a Milano. “Così come dobbiamo superare il conferimento dei rifiuti in discarica e spingere al massimo per l’economia circolare, creando nuove filiere d’impresa e nuovo lavoro; è esattamente quello che prevede l’Europa e che deve fare il Paese: noi lo stiamo facendo col nuovo piano dei rifiuti approvato in Emilia-Romagna. Ma attenzione anche qui: lo puoi fare se intanto hai attivato i termovalorizzatori, che sono la transizione. Perché senza non diventiamo più ‘green’, ma ci troviamo coi rifiuti per strada o siamo costretti a portarli altrove (se ce li prendono) sui camion”, dice Bonaccini. “Ho fatto questi due esempi perché deve essere chiara la nostra proposta: una proposta alternativa sia alla destra, che nega il problema e poi si dimostra incapace a governarlo, sia a chi pensa che la transizione la si faccia con le chiacchiere o l’ideologia, rendendo insostenibile i processi sul piano sociale”, precisa.