
Destination Italia S.p.A. (“Destination Italia”) la maggiore TravelTech italiana, leader nel turismo incoming esperienziale nel segmento Luxury B2B e Portale Sardegna S.p.A. (“Portale Sardegna”) online travel agency (OTA), specializzata nel settore incoming turistico nelle destinazioni Sardegna, Puglia, Sicilia e resto d’Italia, entrambe quotate su Euronext Growth Milan, rendono noto che i rispettivi consigli di amministrazione, hanno approvato il progetto comune di fusione per incorporazione di Portale Sardegna in Destination Italia (l’”Operazione”). L’Operazione è stata approvata in esecuzione dell’accordo vincolante sottoscritto dalle parti in data 25 novembre 2022, di cui è stata data informativa al mercato con comunicato congiunto diffuso in pari data, disponibile sul sito internet delle rispettive società e a cui si rinvia per maggiori informazioni. L’obiettivo dell’Operazione è quello di creare un gruppo market maker leader nel settore incoming Italia, capace di competere nei mercati internazionali B2B e B2C con i principali big player in diversi segmenti, tra i quali il luxury di alta qualità, attraverso la creazione di economie di scala, la valorizzazione degli asset societari e del know-how tecnologico presenti nelle due realtà. La principale fonte di vantaggio competitivo della combined entity sarà generata anche attraverso le sinergie di mercato, tecnologiche e industriali che si verranno a creare con l’Operazione. Da un punto di vista del mercato, la complementarità tra le due aziende si concretizza nelle grandi opportunità di cross-selling: Destination Italia conta su oltre 1.000 clienti (Tour Operator internazionali), viaggiatori da oltre 100 paesi ed un network di 10.000 fornitori di servizi turistici locali; Portale Sardegna porta in dote oltre 2,98 milioni di utenti unici annuali ed il network dei Local Expert. La forza del nuovo gruppo consisterà nella capacità di intercettare maggiori flussi di turisti stranieri, aumentare la frequenza di acquisto del “prodotto turistico Italia”, destagionalizzare la domanda, valorizzare tutto il territorio italiano e non solo le destinazioni top e, soprattutto, innalzare il valore medio dei viaggi con la proposizione di esperienze esclusive, tailor-made. Da un punto di vista tecnologico, il portafoglio delle due società è fortemente sinergico. Da parte di Destination Italia, la capacità di automazione delle prenotazioni (machine learning), il canale distributivo machine-to-machine (xml) e le forti competenze in business intelligence consentiranno di intermediare e gestire prenotazioni massive da parte dei Tour Operator internazionali, insieme alle migliaia di fornitori di servizi turistici sul territorio italiano. Con l’operazione, Portale Sardegna apporterà tecnologie e competenze complementari al patrimonio tecnologico di Destination Italia. Dina Ravera (nella foto)– Azionista di riferimento di Destination Italia: “Il progetto di fusione ha compiuto oggi un ulteriore passo in avanti verso la creazione di un’Entità Leader nel settore del turismo incoming capace di sviluppare la destinazione Italia a livello internazionale. Un’idea nata circa un anno fa con due obiettivi primari; da un lato offrire una soluzione al problema della frammentazione del mercato degli operatori turistici, dall’altro far crescere il turismo verso il nostro Paese forti di una struttura e di una dimensione in grado di affrontare i mercati internazionali ed i grandi player di settore operanti worldwide. Oggi il nostro Paese ha un potenziale inespresso di circa 100 miliardi di euro annui. La fusione valorizza gli asset di entrambe le società esaltandone la forte complementarietà”. Massimiliano Cossu – Amministratore Delegato di Portale Sardegna: “In questi due mesi abbiamo avuto la possibilità di vedere nella realtà ciò che era apparso chiaro fin dall’inizio della trattativa: le due aziende per percorsi diversi maturati nel corso del tempo presentano una complementarietà che di fatto rende questa fusione un matrimonio perfetto in grado di creare benefici per tutti gli stakeholder a partire dai nostri azionisti”.