Niente bollo auto per i mezzi adibiti al trasporto di minori trapiantati. La giunta regionale del Veneto ha adottato un provvedimento, su proposta dell’assessore a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, unitamente all’assessore al Bilancio e Patrimonio Francesco Calzavara, con cui sono state definite le procedure per l’esenzione: “Si è voluto semplificare la procedura attraverso un ‘canale unico’ di accesso- spiega Lanzarin- le famiglie di minori trapiantati residenti in Veneto potranno presentare domanda attraverso una modulistica predisposta appositamente, nella forma di autodichiarazione. I beneficiari stimati sono nell’ordine di circa 550 ed ai piccoli e giovanissimi pazienti è stata rivolta l’attenzione in quanto bisognosi di visite continue, accompagnati dai loro familiari”. L’accesso ai benefici riguarda un solo autoveicolo di un genitore, o di chi esercita la responsabilità genitoriale, o del tutore, del minore trapiantato, considerando la casistica dei trapianti di organo solido (cuore, polmone, fegato, rene, pancreas, intestino), di insule pancreatiche e di cellule staminali emopoietiche, eseguiti anche al di fuori del Veneto. “La misura- precisa l’assessore- è volta a riconoscere a queste famiglie, in cui l’assistenza al piccolo paziente è continua per terapie e follow up clinici di controllo, un sostegno indiretto attraverso l’esenzione del bollo auto dell’autoveicolo impiegato per il trasporto del figlio in cura”. L’esenzione, aggiunge Calzavara, “riguarda sia gli autoveicoli in proprietà sia quelli in uso a titolo di usufrutto, di patto di riservato dominio, di locazione finanziaria e di locazione a lungo termine senza conducente”. Ulteriore condizione per poter accedere all’esenzione è legata alla tipologia dell’autoveicolo che deve avere cilindrata fino a 2.000 centimetri cubici se con motore a benzina o ibrido, a 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o ibrido e di potenza non superiore a 150 KW se con motore elettrico. L’esenzione vale solo per chi ha un reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) non superiore a euro 45.000.