Il porto di Ravenna nel periodo gennaio-settembre ha movimentato complessivamente 20.792.093 tonnellate, in crescita del 3,8% (770 mila di tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2021.Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 18.135.570 e 2.656.523 tonnellate (+5,6% e -7,0% sul 2021).Il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.053, 27 in più (+1,3%) rispetto ai primi 9 mesi del 2021.Nel mese di settembre 2022 sono state movimentate complessivamente 2.117.885 tonnellate, in calo del 6,5% (quasi 150 mila tonnellate in meno) rispetto al 2021. Lo comunica l’autorità portuale ravennate. Tra i vari comparti movimentati, quello agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) ha registrato una movimentazione di 4.069.305 tonnellate di merce a tutto il 3° trimestre del 2022, in crescita di circa il 22,6% (oltre 750 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2021.Nei primi 9 mesi del 2022 si è registrata una consistente ripresa nella movimentazione dei cereali, che raggiungono le 1.126.894 tonnellate.La movimentazione delle farine pari a 814.591 tonnellate risulta in aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2021; gli sbarchi dei semi oleosi, con 944.922 tonnellate, risultano in leggero aumento (+0,5%) rispetto al 2021; mentre gli oli animali e vegetali sono cresciuti del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione complessiva di 4.303.799 tonnellate, in crescita del 2,0% rispetto al 2021. In particolare la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 3.953.113 tonnellate, è aumentata del 4,1% rispetto ai primi 9 mesi 2021. Per i prodotti metallurgici, sono state movimentate 5.134.674 tonnellate, in calo del 8,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. In linea rispetto allo stesso periodo del 2021 la movimentazione dei prodotti petroliferi, pari a 1.923.527 tonnellate; in aumento, invece, i prodotti chimici (+31,6%) con 829.789 tonnellate.