Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, ha approvato le Informazioni Finanziarie al 30 settembre 20222 del Gruppo Generali. I premi lordi sono in aumento a € 59.832 milioni (+1,3%), grazie al continuo sviluppo del segmento Danni. La raccolta netta Vita si attesta a € 7.667 milioni (-25,3%). Il calo è principalmente ascrivibile alla linea risparmio, in coerenza con la strategia di Gruppo di riposizionamento del portafoglio e con specifiche attività di in-force management. In diminuzione anche la linea unit-linked, riflettendo la maggiore incertezza del contesto macro-economico. La raccolta delle linee puro rischio e malattia evidenzia una crescita robusta. Le riserve tecniche Vita sono pari a € 418,5 miliardi (-1,4% rispetto a FY2021), riflettendo l’andamento dei mercati finanziari. Il risultato operativo si conferma in ulteriore crescita a € 4.770 milioni (+7,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita e Danni. Il risultato operativo del segmento Vita (+23,9%) e il New Business Margin (+0,68 p.p.) continuano a crescere, beneficiando del rialzo dei tassi di interesse. In aumento anche il risultato operativo del segmento Danni (+2,9%). Il Combined Ratio si attesta a 93,3% (+2,0 p.p.), riflettendo una maggiore sinistralità, impattata anche dall’accelerazione dell’iperinflazione in Argentina. Senza considerare questo paese, il Combined Ratio si attesterebbe a 92,5% (91,1% 9M2021) Il risultato operativo dell’Asset Management raggiunge € 459 milioni (+1,7%). Cresce il risultato operativo del segmento Holding e altre attività (+9,9%), principalmente per effetto del risultato del real estate. Il tax rate è pari a 32,9% (32,7% 9M2021). L’utile netto si attesta a € 2.233 milioni. Il Gruppo mantiene una posizione di capitale estremamente solida, con il Solvency Ratio a 223% (227% FY2021). La contrazione di 4,5 p.p. riflette principalmente gli impatti derivanti dalle operazioni di M&A, dai cambi regolamentari del primo trimestre nonché dall’accantonamento del dividendo del periodo e dall’operazione di riacquisto di azioni proprie. Tali impatti sono solo parzialmente compensati dal solido contributo della generazione normalizzata di capitale e dalle positive varianze di mercato (ascrivibili all’incremento dei tassi di interesse che ha più che controbilanciato il calo del mercato azionario, l’ampliamento degli spread sui BTP e l’aumento della volatilità e dell’inflazione). Il Group CFO di Generali, Cristiano Borean, nella foto, ha affermato: “I risultati dei primi nove mesi riflettono la solidità del nostro Gruppo basata sulla nostra strategia focalizzata sulle linee di business più profittevoli e su fonti di utili diversificate. Questo ci permette di continuare a generare valore nonostante il contesto macroeconomico. Generali sta conseguendo con successo una crescita sostenibile e sta aumentando costantemente il proprio risultato operativo, in coerenza con l’efficace implementazione del nostro piano strategico ‘Lifetime Partner24: Driving Growth’”.