Per il 64% degli albergatori di Riccione l’estate 2022 è andata meglio o molto meglio rispetto al 2021. E’ quanto emerge in uno studio realizzato dall’Osservatorio turistico Luigino Montanari commissionato da Federalberghi Riccione in collaborazione con UniBo. Nella cittadina romagnola sono stati 380 gli alberghi aperti quest’anno, rispetto ai 398 del 2019. La clientela prevalente è stata per il 49% famiglie con bambini, 42% coppie, 2% giovani e solo l’1% i single. Un’estate 2022 che sicuramente è stata migliore dell’anno scorso, mentre sul 2019 pre-Covid questo parere si ferma al 52% a cui va aggiunto un 29% di chi dichiara sia stato uguale. Quanto agli introiti, emerge che il fatturato è aumentato per circa il 48% degli intervistati a fronte però di un guadagno che è diminuito per il 56%. Guardando ai numeri, nel periodo gennaio-agosto 2022, il numero di turisti aumenta del 25,1% rispetto al 2021 ma cala del 9,8 % sul 2019. Luglio è stato positivo sul 2019 con un + 5,7% mentre il mese successivo ha segnato un -9%, periodo in cui molti italiani hanno iniziato a fare i conti coi rincari, altri si sono impauriti per i divieti di balneazione, mentre ulteriori vacanzieri potrebbero essere andati all’estero. Quanto ai pernottamenti, sul 2021 l’aumento è stato del 16%, -12% invece rispetto al 2019.
Ma da dove arrivano i turisti di Riccione? Per il 32,7 % dalla Lombardia, seguiti dagli emiliano-romagnoli per il 18% e 7,1 % dal Piemonte. Sugli stranieri, primi sono i tedeschi che contano per il 4,1%, gli svizzeri col 3,2% e i francesi che segnano l’1,1%. Sui servizi, molte strutture, ben 19, hanno abbandonato la formula della pensione completa mentre 12 cucine sono state chiuse. Il 52% degli albergatori prevede lavori di riqualificazione. Le maggiori criticità riscontrate nell’estate 2022 sono state nella ricerca del personale, sulla raccolta dei rifiuti e sui divieti di balneazione, mentre al pubblico si chiede di intervenire per realizzare alloggi e residenze per i dipendenti, assieme a infrastrutture locali.