Shell, Ben van Beurden: “L’Europa ha ridotto i consumi in modo abbastanza efficace e significativo”

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L’Europa deve affrontare una dolorosa “razionalizzazione industriale” a causa della crisi energetica, con il conseguente rischio di innescare anche problemi politici. Lo ha sostenuto l’amministratore delegato di Shell, Ben van Beurden, nella foto, in Qatar per siglare un accordo nel settore del gas naturale. Il manager ha spiegato che l’industria europea sta subendo un duro colpo a causa della crisi energetica, aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina.
L’Europa ha ridotto i consumi “in modo abbastanza efficace e significativo” in seguito alla perdita di 120 milioni di tonnellate di gas russo all’anno, ma “gran parte di questa riduzione è stata ottenuta spegnendo l’industria”, ha aggiunto van Beurden.  L’Europa ha cercato disperatamente alternative rapide al gas russo, ma per van Beurden il Vecchio Continente avrà bisogno di grandi quantità di gnl per decenni. “Molte persone dicono: ‘Abbassate il termostato o non accendete l’aria condizionata’; ma anche: ‘perché non spegnere l’impianto di fertilizzanti che abbiamo’ o ‘ridurre la produzione di prodotti petrolchimici in generale’. Questa razionalizzazione però, se va avanti abbastanza a lungo, diventa permanente”. Per l’Ad di Shell ci sono stati “canti di vittoria” in Europa per il modo in cui è stata ridotta la domanda, ma si potrebbe trattare “in realtà di cattive notizie nel lungo termine” a causa della “razionalizzazione economica o industriale”.