L’Autorità di sistema portuale del mare (Adsp) di Sardegna ha sbloccato l’anno scorso opere per circa 270 milioni di euro, cifra pari a circa l 27% dell’importo totale destinato dalle Adsp italiane agli interventi nei porti. I numeri sono contenuti nel bilancio di sostenibilità curato per l’ente dalla PricewaterhouseCoopers Business Services srl e approvato nell’ultima seduta del Comitato di gestione.
L’Autorità portuale gestisce in Sardegna 8 scali, che movimentano 44 milioni di tonnellate di merce e in cui nel 2021 sono transitati oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri. Il 91% dei dipendenti – sono 79, quasi tutti a tempi indeterminato, il 45,6% donne – ha seguito una formazione per prevenire episodi di corruzione. L’anno scorso non risultano denunciati casi. Il 48% dei fornitori è stato selezionato con procedure ad evidenza pubblica. Inoltre, l’Adsp ha gradualmente raggiunto il 100% nell’utilizzo di energia rinnovabile e nella differenziazione dei rifiuti prodotti e raccolti, pari a 494 tonnellate annue.
Il valore economico direttamente generato nel 2021 ammonta a 52,5 milioni di euro, con una distribuzione all’esterno superiore ai 39 milioni. Con le risorse reperite (fondi nazionali, comunitari e previati) l’Autorità portuale ha finanziato studi, progetti, strutture materiali e immateriali al servizio dei porti e del sistema logistico.
A fine 2021 l’ente si è dotato dello Suams, Sportello unico amministrativo del Mare di Sardegna, da potenziare, per facilitare l’interazione con cittadini e aziende.
Nell’autunno dell’anno scorso un progetto dell’Autorità portuale per la transizione ecologica dei porti è stato ammesso al finanziamento con fondi del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza: entro il 2025 sono previsti interventi per quasi 50 milioni di euro per l’abbattimento di 12 mila tonnellate annue di CO2 equivalenti nelle attività portuali, cui si sommeranno i benefici ambientali derivanti dall’elettrificazione delle banchine (cold ironing), cui il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 70 milioni di euro.
Il Comitato di gestione dell’Adsp ha anche adottato il Piano operativo di intervento di sistema 2022 (Poi), documento per la formazione professionale e la riqualificazione del personale delle imprese portuali. Sono previsti 220 mila euro per una prima ‘Formazione operativa’: corsi specifici professionali (per gruisti, carrellisti, palisti, rallisti), e la possibilità di acquisire patenti specifiche (C+E+CQC) indispensabili per la guida di mezzi portuali sulla viabilità ordinaria interna ed esterna dei porti, corsi base di inglese per le comunicazioni porto–nave.