E’ boom di nascite di funghi “precoci” a settembre in Toscana dove sono purtroppo in forte aumento anche i casi di smarrimento ed incidenti. Le piogge di queste settimane, accompagnate dal caldo umido, hanno creato le condizioni ottimali per le prime nascite un po’ in tutta la regione e soprattutto nei versanti umidi. A dirlo è Coldiretti Toscana preoccupata per l’assalto nei boschi da parte di un crescente numero di cercatori non sempre consapevoli dei pericoli che corrono quando si addentrano sulle montagne. Gli ultimi casi di ci portano sulle montagne di Zeri, in Lunigiana, dove cinque fungaioli si erano persi e sono stati recuperati solo grazie all’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco. Ma sono già decine, in poche settimane, in tutta la regione. “Siamo appena all’inizio della stagione dei funghi partita e la cronaca è già piena di cercatori che si sono persi tra i boschi mettendo a rischio la loro vita e quella dei soccorritori. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – I boschi sono luoghi meravigliosi, di svago e biodiversità, ma possono essere anche molto pericolosi senza i dovuti accorgimenti e la necessaria consapevolezza. Così come crediamo sia necessario proteggere la biodiversità di un ecosistema che viene preso d’assalto, e spesso senza alcun rispetto, dal cercatore occasionale della domenica che abbandona rifiuti e distrugge la vegetazione ed il patrimonio micologico. In questo avvio di stagione stiamo assistendo ad una vera e propria corsa al bosco alla ricerca dei pregiati porcini, il trofeo più ambito da qualsiasi cercatore, che non sempre avviene nel rispetto delle regole e del buonsenso, della propria ed altrui sicurezza e dell’ambiente che li ospita. Questo è profondamente sbagliato così come è sbagliato che le aziende agricole non siano messe nelle condizioni, proprio a causa dell’invasione dei cercatori, di poter tutelare le produzioni all’interno delle rispettive proprietà. E’ un vero e proprio saccheggio che va disciplinato meglio per evitare che le aziende, oltre al danno, subiscano anche la beffa”.