Il tempio della musica non è accessibile a tutti e a volte può intimorire. Per far sì che la musica, il canto e il ballo raggiungano un numero maggiore di persone, i musicisti della Filarmonica, il Coro, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e gli allievi dell’Accademia si spostano nei quartieri più periferici di Milano. Torna e si rafforza il progetto ‘La Scala in città’, con la seconda edizione, dal 27 settembre al primo ottobre: 22 spettacoli gratuiti (prenotandosi sul sito www.lascalaincitta.it) per 18 luoghi in tutti i municipi di Milano. Con una novità rispetto al passato: gli spettacoli per bambini pensati da Mario Acampa.
Come ha spiegato il sovrintendente Dominique Meyer in conferenza stampa, “lo spirito della manifestazione è arrivare a tutti. A volte possiamo sembrare arroganti e orgogliosi, così mettiamo delle barriere. Mentre con questa iniziativa, la musica, il balletto, potranno toccare anche la persona meno preparata. Ognuno ha una corda nascosta dentro di se che non domanda altro che di vibrare”.Rispetto al 2021 la scelta dei brani è stata più ‘pensata’: “i concerti del coro l’anno scorso erano belli ma ‘i coristi’ parlavano ai coristi’ – spiega Meyer -. Stavolta abbiamo pensato di far ascolatre alla gente che non ha l’abitudine di andare al concerto, dei brani famosi come ‘Va pensiero’, brani cioè che tutti conoscono” anche se non li hanno ascoltati in un teatro. La nuova edizione de “La Scala in città”, realizzata in collaborazione con Filarmonica della Scala e Accademia Teatro alla Scala nell’ambito dell’iniziativa “Milano è Viva” promossa dal Comune di Milano, vede il Teatro collaborare con le associazioni attive sul territorio: oltre all’Accademia scaligera, il centro PIME, l’associazione SONG, la cooperativa B-CAM e lo Spirit de Milan. In lungo e in largo la città è coinvolta, con diverse proposte artistiche. la Filarmonica partecipa in diverse formazioni – dagli Archi al Quartetto di Percussioni, dal Sestetto di Fiati agli Ottoni e Percussioni, dall’Ensemble strumentale al Trio Jazz – con otto programmi diversi che spaziano tra le epoche e le scuole nazionali dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Mitteleuropa alla Francia e alla Russia. “Il panorama storico – come ha spiegato il direttore artistico della Filarmonica Etienne Reymond – spazia dal 700 ai giorni nostri, va da Mozart a Chic Corea, dalla Russia, con i ‘Quadri di un’esposizione’, alla Francia, passando per l’Italia”.Il programma del Coro diretto da Aberto Malazzi presenta in quattro appuntamenti un repertorio che, dalle origini del melodramma con L’Orfeo di Monteverdi, arriva alle pagine più celebri de “I Lombardi alla prima crociata” e di “Nabucco”.
Anche il Corpo di Ballo, diretto da Manuel Legris, è protagonista di quattro serate con un programma che include tanti pezzi “classici e moderni”, con anche creazioni disegnate sugli interpreti scaligeri da alcuni dei più prestigiosi coreografi di oggi, da Manuel Legris a Mauro Bigonzetti e András Lukács, di cui il Corpo di Ballo presenta per la prima volta il duetto “Luminous” su musica di Max Richter. La vera novità dell’edizione 2022 sono gli eventi dedicati a bambini e bambine, ragazze e ragazzi ideati da Mario Acampa in veste di autore, regista e attore, insieme alle Voci bianche, ai solisti dell’Accademia di Canto e agli allievi e alle allieve della Scuola di Ballo. “Un modo questo per presentare l’Accademia ai bambini – osserva il sovrintendente Meyer – e fargli capire che può essere bello studiare musica e danza. E forse così coinvogeremo non solo gli spettatori ma i futuri protagonisti”.
Proprio lo spettacolo “Cantami una cartolina” con le Voci bianche dell’Accademia apre la programmazione martedì al Teatro Bruno Munari. Completano il programma il 27, 28 e 29 settembre le visite guidate ai Laboratori Ansaldo, il grande spazio dove nascono scenografie e costumi di opere e balletti della Scala.