A Trento fino al 17 settembre si riunirà il gruppo internazionale del progetto HelpFood 4.0 che vede impegnati Spagna, Portogallo, Svezia, Finlandia e Italia nel programma europeo EIT Food, dedicato alle nuove modalità di collaborazione tra piccoli produttori locali, consumatori e istituzioni. Spindox Labs (nella foto, l’a. d. del gruppo Giulia Gestri), il polo di ricerca del Gruppo Spindox basato a Trento, è tra i partner progettuali con l’obiettivo di fornire le tecnologie digitali necessarie a implementare un sistema di distribuzione che raggiunga una più vasta schiera di consumatori consapevoli, garantendo adeguate remunerazioni alle aziende agricole operanti sul territorio. Partito a maggio scorso, il progetto internazionale avrà una durata di 36 mesi e per la prima volta si presenta al pubblico con una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di coinvolgere il territorio nella costruzione di un sistema di distribuzione di prodotti provenienti da piccoli e piccolissimi agricoltori e allevatori locali, i quali – grazie all’utilizzo di una piattaforma digitale – potranno dialogare direttamente con chi consumerà il cibo senza intermediari. I benefici di una filiera corta si misurano sia a livello di riduzione degli spechi, sia a livello economico con una più equa remunerazione per il produttore e un minor esborso per l’acquirente. Ma accorciare le distanze su scala locale richiede la predisposizione di dispositivi materiali e digitali, come lo sviluppo di una piattaforma digitale che aiuterà a gestire gli ordini, a visualizzare i prodotti disponibili e le loro caratteristiche. Faciliterà inoltre la gestione logistica dei beni agricoli dislocati sul territorio in funzione del sistema di consegna e dei meccanismi di distribuzione. Avvicinerà, infine, i consumatori ai processi di produzione, favorendo canali di comunicazione tra agricoltori e comunità locali. Il progetto è coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento, nella persona della Professoressa Sara Favargiotti. Tra i partner, assieme a Spindox Labs, anche Fondazione Hub Innovazione Trentino, Fondazione Edmund Mach, Building Global Innovators, BioAzùl, University of Helsinki, City of Gothenburg. Paolo Costa, Chief Marketing and Communications Officer di Spindox, dichiara: «Supportare i territori con infrastrutture digitali per rendere praticabile la sostenibilità circolare del cibo è un obiettivo ambizioso. Spindox mette a frutto un’attitudine in ricerca e sviluppo consolidata nel tempo, a partire dal settore dello smart retail. Ancora una volta avremo l’opportunità di sperimentare nuove soluzioni tecnologiche in un contesto, quale il Trentino, aperto all’innovazione, che ci vede protagonisti». Con l’obiettivo di raccogliere requisiti utili per la creazione di soluzione tecnologiche, Spindox Labs visiterà in questi giorni, assieme agli altri partner, alcune delle realtà rientranti in “Naturalmente in Trentino CSA”. Tra gli appuntamenti in calendario, avrà luogo anche il project meeting sulle attività fin qui svolte. Avviato nel maggio del 2022, HelpFood 4.0 avrà una durata di 36 mesi, entro i quali poter implementare tutto il potenziale digitale e culturale dei Food Hub, nella prospettiva di un ulteriore sviluppo in sostenibilità dei local food system.