Utile netto stabile, senza le svalutazioni russe. Si conferma estremamente solida la posizione di capitale
- Premi lordi in aumento a € 41,9 miliardi (+2,4%), grazie allo sviluppo significativo del Danni (+8,5%), in particolare nel non auto; premi stabili nel Vita (-0,5%). Resiliente il livello di raccolta netta Vita a € 6,2 miliardi, supportata dallo sviluppo delle linee puro rischio e malattia e unit-linked, che più che compensa il calo della linea risparmio, coerentemente con il riposizionamento del portafoglio
- Risultato operativo in ulteriore crescita a € 3,1 miliardi (+4,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni e Holding e altre attività. Combined Ratio a 92,5% (+2,8 p.p.). Eccellente New Business Margin a 5,23% (+0,59 p.p.)
- Utile netto a € 1.402 milioni (€ 1.540 milioni 1H2021). Senza le svalutazioni sugli investimenti russi, l’utile netto si attesterebbe a € 1.541 milioni
- Estremamente solida la posizione di capitale, con il Solvency Ratio a 233% (227% FY2021), che tiene conto anche del buyback pari a € 500 milioni
Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “I solidi risultati di Generali dimostrano che il nostro impegno nell’implementazione del piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ è la strada giusta per conseguire una crescita sostenibile e aumentare la profittabilità operativa. Siamo stati in grado di raggiungere questi risultati in un contesto di crescente incertezza geopolitica e macroeconomica, mantenendo sempre come priorità principale i nostri clienti e le loro esigenze. Nei prossimi mesi continueremo a essere pienamente focalizzati sull’esecuzione del nostro piano triennale e rafforzeremo la leadership del nostro Gruppo come assicuratore e asset manager globale”.
Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2022 del Gruppo Generali.
I premi lordi sono in aumento a € 41.880 milioni (+2,4%), grazie allo sviluppo del segmento Danni. Resiliente il livello di raccolta netta Vita a € 6.240 milioni. Il calo del 7,9% è ascrivibile alla linea risparmio, coerentemente alla strategia di Gruppo di riposizionamento del portafoglio e a specifiche attività di in-force management. Positiva la raccolta delle linee puro rischio e malattia (+7,0%) e unit-linked (+2,1%).
Le riserve tecniche Vita sono pari a € 419,2 miliardi (-1,2% rispetto a FY2021): la lieve flessione riflette l’andamento dei mercati finanziari.
Il risultato operativo si conferma in ulteriore crescita a € 3.140 milioni (+4,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni e Holding e altre attività. È in forte crescita il risultato operativo del segmento Vita (+17,1%), riflettendo un’eccellente profittabilità tecnica, confermata anche dal New Business Margin a 5,23% (+0,59 p.p.).
In crescita anche il risultato operativo del segmento Danni (+3,0%), con il Combined Ratio che si attesta a 92,5% (+2,8 p.p.) per la maggiore sinistralità e che risente anche dell’effetto dell’iperinflazione in Argentina. Senza considerare questo Paese, il Combined Ratio si attesterebbe a 91,9% (89,4% 1H2021).
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management è pari a € 503 milioni (-3,3%): il calo è dovuto interamente alla contrazione delle commissioni di performance di Banca Generali, a seguito dell’andamento dei mercati finanziari. Aumenta del 6,2% il risultato operativo dell’Asset Management.
Cresce il risultato operativo del segmento Holding e altre attività, principalmente per effetto del risultato delle attività real estate.
Il risultato non operativo si attesta a € -713 milioni (€ -496 milioni 1H2021). In particolare, il risultato non operativo degli investimenti è pari a € -168 milioni (€ 48 milioni 1H2021), soprattutto per le maggiori svalutazioni sugli investimenti classificati come disponibili per la vendita, in particolare quelli russi, e per minori profitti netti di realizzo2.
L’utile netto è pari a € 1.402 milioni (€ 1.540 milioni 1H2021) e risente delle svalutazioni sugli investimenti russi per € 138 milioni: € 97 milioni si riferiscono ai titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal Gruppo e € 41 milioni alla partecipazione in Ingosstrakh. Senza tale impatto, il risultato netto sarebbe stabile a € 1.541 milioni.
Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a € 635,4 miliardi (-10,5% rispetto a FY2021), riflettendo interamente l’andamento dei mercati finanziari, nonostante la raccolta netta positiva.
Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 19.078 milioni (-34,9% FY2021). La variazione è ascrivibile alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per € -10.876 milioni – principalmente derivante dall’aumento dei tassi di interesse sui titoli obbligazionari governativi e corporate – e alla contabilizzazione del dividendo 2021 per € 1.691 milioni.
Il Gruppo conferma una posizione di capitale estremamente solida, con il Solvency Ratio a 233% (227% FY2021).