Seppur di poco, ma in Emilia Romagna aumentano le imprese giovanili. A determinare la tendenza positiva, è la ripresa economica legata alla minore incidenza della pandemia e alle misure di sostegno introdotte. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere ER. Alla fine del 2021 le imprese attive giovanili emiliano-romagnole sono risultate 26.680 con un incremento di 459 unità (+1,8 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2021.
Un dato significativo in quanto, a livello regionale, anche le imprese non giovanili sono aumentate, ma in misura più contenuta (+0,6 per cento, +2.387 unità).
Nel trimestre, le imprese giovanili sono aumentate in tutti i macrosettori, ma non in modo omogeneo. L’incremento è stato determinato dalle costruzioni dove lo sviluppo è stato evidente (+7,3 per cento, +323 imprese), grazie soprattutto alla realizzazione di edifici (+9,3 per cento) e ai lavori specializzati (+258 unità, +6,8 per cento). Una nota dolente viene invece dal settore del commercio (-0,2 per cento, -14 imprese), in quanto la ripresa nel dettaglio (+53 unità, +1,6 per cento) non ha compensato un arretramento delle imprese nell’ingrosso (-55 unità, -2,6 per cento) e nel commercio e riparazione di veicoli.