“Propongo il rito congolese della celebrazione dell’Eucaristia come modello per le altre Chiese alla ricerca di un’espressione liturgica appropriata per portare a maturazione i frutti dell’impresa missionaria dell’evangelizzazione delle culture e dell’inculturazione del Vangelo”. Così Papa Francesco in un messaggio che ha accompagnato la presentazione, a Roma, del volume “Papa Francesco e il ‘Messale Romano per le diocesi dello Zaire’”, pubblicato – sotto la direzione di suor Rita Mboshu Kongo — dalla Libreria editrice vaticana in vista del viaggio del Pontefice nel Paese africano, programmato agli inizi di luglio e poi rinviato. “Il rito congolese della celebrazione eucaristica – sottolinea Francesco – è certamente il frutto della predicazione missionaria”. E’ l’unico messale romano ‘inculturato’, nato della riforma liturgica del Vaticano II. È il frutto di lunghi anni di ricerca, di esperienza sul posto e di feconda collaborazione tra la Santa Sede e la Chiesa in Congo”.
“Si potrebbe affermare a giusto titolo che – continua il Papa – questo messale ha raggiunto perfettamente gli obiettivi che gli sono stati assegnati. Di fatto permette al congolese di pregare nella sua lingua, con il suo corpo e la sua anima, e di utilizzare simboli che gli sono familiari”.