I redditi derivanti dalle locazioni brevi finiscono sotto la lente del fisco: nel 2022 controlli a tappeto grazie ai dati comunicati dagli intermediari che intervengono nei contratti.Nel mirino dell’agenzia delle entrate finiscono prioritariamente anche i contribuenti che non hanno dato riscontro alle lettere del “fisco amico” giustificando le anomalie indicate o correggendo gli errori segnati.Particolare attenzione anche attività e redditi esteri, compresi i movimenti in entrata ed in uscita dall’Italia utilizzando lo scambio dati con i Paesi UE e/o Ocse tra cui le informazioni ottenute dal Common Reporting Standard (CRS).Incessante l’attività di notifica degli atti: nel 2022 sarà completato l’invio dei comunicazioni controlli formali ed automatizzati sulle dichiarazioni per l’anno 2018 e 2019, quello delle compliance e comunicazioni di irregolarità sulle lipe del 2021 e da giugno saranno completate anche le richieste documentali per le dichiarazioni 2020 relative l’anno d’imposta 2019.Queste sono le principali indicazioni, in riferimento ai controlli in atto e che verranno effettuati nel 2022 su persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, fornite dall’agenzia delle entrate nella circolare 21/E, pubblicata lo scorso 20 giugno, con gli indirizzi operativi e linee guida 2022 sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale.Niente risposta alla compliance? Scatta il controllo del fisco.L’agenzia nel documento citato rivela che l’intento è quello di effettuare un numero congruo di controlli sui contribuenti che ignorano le lettere del “fisco amico”.Lo scopo dell’amministrazione finanziaria è quello di consolidare la percezione, da parte dei contribuenti e dei professionisti che li assistono, che la mancata comunicazione di elementi utili a giustificare l’anomalia segnalata o il mancato ravvedimento operoso comportano sempre un elevato rischio di essere sottoposti a verifiche.
Focus su locazioni brevi e attività all’estero.Attenzionati in maniera particolare saranno i percettori di redditi derivanti dalle locazioni di breve durata al fine di contrastare il fenomeno della parziale o omessa dichiarazione dei collegati introiti.Nell’ambito dell’attività di analisi finalizzata al controllo si procederà all’utilizzo delle comunicazioni trasmesse dagli intermediari che intervengono nel contratto e dei dati delle certificazioni uniche trasmesse dagli soggetti che intervengono nel pagamento (operando una ritenuta del 21 per cento sui canoni o sui corrispettivi lordi).Continuerà inoltre la promozione all’adempimento spontaneo verso i contribuenti che non risultano aver correttamente ottemperato agli obblighi di monitoraggio fiscale (compilazione del quadro RW) o che non hanno dichiarato redditi da capitale di fonte estera. In questo caso le verifiche saranno effettuate grazie all’utilizzo dati pervenuti nell’ambito dello scambio automatico internazionale di informazioni, sulla base del Common Reporting Standard (CRS).
La notifica degli atti. Incessante per tutto il 2022 continua l’attività di notifica degli atti compresi quelli sospesi durante il periodo covid-19.Entro fine anno infatti verrà conclusa l’attività di controllo automatizzato, comprese le richieste documentali ex articolo 36-ter del dpr 600/73, sulle dichiarazioni per i periodi d’imposta 2018 e 2019.Nei primi mesi del 2022 sono state inviate le compliance per le lipe (liquidazioni iva periodiche) relative al II e III trimestre 2021 e le comunicazioni di irregolarità relative al I e II trimestre 2021 ed entro fine anno saranno emessi quelli per il al IV trimestre 2021 e al I e II trimestre 2022, nonché le comunicazioni di irregolarità relative al III e IV trimestre 2021 e al I trimestre 2022.
Giuliano Mandolesi, ItaliaOggi