Tutelare e difendere il valore, non solo economico, del made in Italy: questo l’obiettivo di Rome Fashion week, la tre giorni dedicata alla moda degli abiti da cerimonia e da sera che si è chiusa ieri nella struttura fieristica capitolina. La manifestazione, ideata e organizzata dai manager Fabio Ridolfi e Andrew Loockmane sostenuta da Regione Lazio e dalla Camera di Commercio Roma, ha visto, dall’11 al 13 giugno, la partecipazione di numerosi buyer e rivenditori provenienti da tutto il mondo.
“Un grande successo, tanti gli ordini che in questi tre giorni sono stati evasi, ma soprattutto numeri importanti di presenze, tornati ai livelli pre-covid – commentano Ridolfi e Lookman – nonostante il periodo non semplice, abbiamo continuano a credere e a investire nelle manifestazioni di settore. La moda sera e cerimonia aveva subito, inevitabilmente, un pesante contraccolpo, ma le aziende, e noi per primi, non si sono arrese. I risultati stanno arrivando e i numeri registrati in questi tre giorni lo dimostrano”.’Be fashion again’ è lo slogan di questa edizione che, dopo due anni di pandemia, ha “inaugurato” la ripresa degli eventi fieristici con un’anteprima delle tendenze della moda del 2023. Cinquanta le esposizioni per un totale di 150 collezioni, in ognuna delle quali si trova un sentimento ottimista verso il futuro e un forte desiderio di ritornare ad uscire e viaggiare, nel rispetto della natura e nel segno della sostenibilità. La risposta unanime dei creativi del mondo sera e cerimonia si è confermata proprio nella scelta di tinte vivaci e materiali di altissima qualità.
Accanto agli abiti e agli accessori firmati dai grandi nomi della moda italiana e internazionale, anche i prodotti contraffatti e sequestrati nel corso degli anni dalle autorità preposte, alcuni dei quali “messi in mostra” nell’apposito stand della Direzione Lazio e Abruzzo dell’Agenzia del Demanio, delle accise e dei monopoli, presente alla tre giorni dedicata al mondo della moda di lusso. Tra questi, un modello contraffatto di Ferrari Comparison 250 GT Berlinetta, auto d’epoca sequestrata tre anni fa al porto di Genova, oggi in prestito dal “Museo dell’Anticontraffazione” di Roma. Obiettivo: illustrare non solo le attività operative svolte nel contrasto all’illegalità, per la tutela dei marchi, del “Made in Italy” e della sicurezza dei consumatori, ma anche spiegare e fare luce su quali siano gli adempimenti per l’importazione e l’esportazione delle merci con riferimento ai regimi doganali.