In Emilia Romagna in un anno si raccolgono circa 210 mila tonnellate di vetro, dato in crescita del 3% rispetto all’anno precedente e al di sopra della media nazionale. Inoltre Riccione è stata capofila del progetto, nato nel 2019 “Sei di coccio?”, con protagonisti i bar, i ristoranti, le gelaterie e gli stabilimenti balneari cittadini. Grazie alla campagna di sensibilizzazione sulla qualità della raccolta nell’HoReCa, la presenza di oggetti come piatti e tazzine, o frammenti, di ceramica si è ridotta dal 23 al 36%, tra prima e dopo l’attività di sensibilizzazione a dimostrazione della grande attenzione dei cittadini e degli operatori economici al tema.
I dati sono stati diffusi in occasione dell’incontro promosso CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro, promotore dell’iniziativa, con Anci, Conai, Assovetro, CNA e i principali operatori nella filiera del recupero e del riutilizzo del vetro in Italia. L’evento di Riccione, che proseguirà anche domani, è l’occasione per presentare il più importante intervento strutturale per la raccolta differenziata del vetro che prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, frutto dell’accordo firmato da CoReVe e ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, con l’obiettivo di rendere sempre più efficiente il sistema di raccolta differenziata del vetro, superando le disparità tra Nord e Sud del Paese. L’obiettivo dell’intervento complessivo, in cui l’Emilia Romagna ha un ruolo definito fondamentale, è aumentare la raccolta di 300 mila tonnellate, equivalenti in benefici energetici ad un risparmio diretto e indiretto di 31.8 milioni di m3 di gas all’anno. Così facendo, grazie all’economia circolare del vetro, il risparmio totale in Italia salirebbe a 416.8 milioni di m3.