Parte la quarta edizione di “Imprese Vincenti”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane lanciato nel 2019 e che ha finora accompagnato 386 aziende ‘vincenti’ in percorsi di crescita e sviluppo.
Sono quasi 10.000 le PMI italiane che si sono autocandidate alle precedenti selezioni di Imprese Vincenti. Un successo di partecipazione e di attività avviate con i Partner di progetto, a conferma della focalizzazione di moltissime aziende sull’importanza di intraprendere percorsi di valorizzazione proprio per indirizzare e potenziare le scelte strategiche in un contesto con ampie potenzialità ma al tempo stesso complesso ed incerto.
La quarta edizione di Imprese Vincenti conferma gli obiettivi di Intesa Sanpaolo e dei Partner di progetto nel cogliere e sviluppare le migliori energie imprenditoriali per rafforzare ed accompagnare i segnali di ripresa e consolidamento dell’economia italiana. Innanzitutto, verranno individuate le aziendeche hanno realizzato progetti di crescita e contribuito alla creazione di valore per il Paese e per il mercato del lavoro. Sono PMI spesso poco conosciute ma capaci di valorizzare le specificità del territorio, che con Imprese Vincenti potrannoemergere a livello locale e nazionale evidenziandosi come realtà produttive di riferimento.
Ad esse, Intesa Sanpaolo e i Partner di progetto forniranno gli strumenti di accompagnamento in tutte le fasi di vita del business, valorizzando l’investimento nei fattori intangibili (immateriali, R&S, Filiera, Welfare, Formazione) e nei pilastri dello sviluppo, ovvero internazionalizzazione, sostenibilità, innovazione, digitalizzazione e finanza straordinaria.
In particolare, Imprese Vincenti 2022 offrirà strumenti di crescita e visibilità alle imprese già focalizzate o che stanno investendo verso obiettivi sinergici a quelli indicati dal PNRR, ovvero in linea con gli impulsi di rilancio dell’economia italiana.
L’evoluzione del programma Imprese Vincenti
La pandemia prima e le tensioni geopolitiche poi hanno reso più incerto e complesso il contesto socio-economico. Nonostante questo, sono molte le imprese che continuano ad investire ed a costruire uno sviluppo per il futuro, con ricadute significative sul territorio in cui operano.
Selezionarle e comprendere il loro valore e le loro potenzialità comporta uno spostamento di prospettiva nel saper valutare gli elementi intangibili e la capacità di adattamento di un’impresa, per cogliere le trasformazioni attuate dalle aziende in risposta al contesto, così da rappresentare realisticamente la qualità e le caratteristiche del tessuto imprenditoriale italiano.
Sulla scorta dell’esperienza delle precedenti edizioni, l’edizione 2022 di Imprese Vincenti si basa dunque sull’evoluzione di alcuni assi chiave: le partnership di progetto, lacondivisione delle storie delle imprese che sono riuscite o stanno investendo nella ripresa al fine di diffondere la cultura d’impresa, ma soprattuttoil focus sulle Piccole e Medie Impreseche investono in progetti di rilancio e trasformazione secondo le direttrici indicate dagli obiettivi del PNRR. Verranno quindi selezionate le migliori PMI che avranno attivato progetti o raggiunto risultati in termini di:
– Digitalizzazione e Competitività – progetti di digitalizzazione, sviluppo di competenze e infrastrutture digitali, IoT, IA, servizi cloud, big-data;
– Sostenibilità e Transizione ecologica – investimenti in sostenibilità, efficienza energetica, efficientamento dei processi produttivi e delle risorse, mobilità sostenibile;
– Innovazione, Ricerca e Istruzione – progetti di innovazione, ricerca scientifica e sviluppo, formazione, istruzione, attività scientifiche e tecniche;
– Welfare e Salute – welfare aziendale, tutela, servizi volti al benessere dei dipendenti e delle comunità.
Un focus particolare verrà dato al settore del Turismo, industria fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese ma particolarmente penalizzata dalla crisi pandemica. Imprese Vincenti 2022 si rivolge anche alle imprese di questo settore, per individuare le tante eccellenze dei territori e farne emergere esigenze e potenzialità da sviluppare, anche grazie alle molte misure previste per il settore nell’ambito del PNRR. L’obiettivo di Imprese Vincenti è contribuire a tracciare una via di rilancio, evidenziando le aziende che grazie ad investimenti nella qualità dell’offerta e nella sostenibilità rappresentano un esempio e un traino per il settore nel suo complesso.
Nella selezione delle Imprese Vincenti 2022 verrà data particolare attenzione ad alcuni indicatori di performance, valutati in considerazione della particolare situazione economico-sociale: capacità di investire nel digitale e nella transizione 4.0, adeguamento progressivo ai criteri di sostenibilità espressi dalle metriche ESG, valorizzazione del capitale umano, internazionalizzazione, sviluppo della filiera di appartenenza e del legame con il territorio, attitudine delle imprese profit di creare impatto sociale contribuendo alla crescita inclusiva e al benessere del proprio territorio.
Anche questa edizione vedrà una sezione dedicata alle imprese sociali e del terzo settore, che rappresentano una componente essenziale nell’economia del Paese e che saranno selezionate in base alla valorizzazione di progetti sociali, culturali o per la parità dei diritti, per il sostegno al territorio ed alle categorie svantaggiate, per il ricambio generazionale. Confermato infine il focus sulle imprese del settore agro-alimentare, prioritario per la nostra economia e per cui la Banca ha costituito una direzione dedicata.
I Partner di progetto
Una delle leve distintive del programma Imprese Vincenti è la capacità di creare un eco-sistema di attori di prim’ordine che sostengono le imprese nel loro percorso di crescita.
Insieme ai partner storici – Bain&Company, ELITE e Gambero Rosso, che metteranno a disposizione le loro competenze di advisory e la loro esperienza per identificare linee guida per lo sviluppo delle PMI – si confermano Cerved, partner tecnico che collaborerà nell’analisi dei dati per la selezione delle Imprese Vincenti, e Microsoft Italia, cheaccompagnerà le PMI con formazione e servizi di supportotecnologico per accelerare i percorsi di trasformazione digitale. Confermati anche Nativa, Regenerative Design Company che supporta le aziende in una radicale evoluzione verso modelli rigenerativi, che seguirà le aziende nella valutazione del proprio impatto sociale e ambientale e nell’esprimere una duplice finalità nei propri modelli di business, e Circularity, specializzata nello sviluppo di modelli di sostenibilità e di economia circolare, che affianca Intesa Sanpaolo nel supportare le PMI a sviluppare modelli di business con finalità ESG.
Confermata anche la partnership di Coldiretti, che offre alle aziende operanti nell’agribusiness la propria esperienza per sviluppare percorsi di competitività e sostenibilità. Grazie agli strumenti per lo sviluppo di competenze su internazionalizzazione, circular economy, reti commerciali e cost management, le funzioni specialistiche di Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center accompagneranno i programmi di sviluppo di Imprese Vincenti offrendo quel supporto specialistico e strategico che fa di Intesa Sanpaolo un punto di riferimento non solo finanziario.
L’autocandidatura
Le PMI potranno autocandidarsi compilando un questionario sulla propria attività presente sul sito www.intesasanpaolo.com – area business. Possono partecipare tutte le PMI italiane che si riconoscano rappresentative dell’eccellenza nazionale in qualsiasi settore produttivo, che nel biennio scorso abbiano effettuato investimenti in innovazione o guidati da principi di sostenibilità, che investano su persone e competenze, che attuino strategie di internazionalizzazione, che operino in rapporto al territorio anche attraverso la rete delle filiere e dei distretti, che si impegnino al rilancio anche attraverso il ricambio generazionale o la trasformazione tecnologica.
L’autocandidatura – da presentare entro il 30 giugno 2022 – è aperta ad imprese clienti e non di Intesa Sanpaolo, sia pubbliche che private, a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi multinazionali, che abbiano un fatturato compreso fra 2 e 130 milioni di euro, almeno 10 dipendenti e sede legale in Italia. Tali requisiti minimi di fatturato e dipendenti sono derogati per le imprese del comparto agroalimentare e per le imprese candidate alla categoria Impact, che saranno valutate sulle iniziative per lo sviluppo locale, le collaborazioni, i progetti e il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale o culturale.