Da Vercelli una tecnica innovativa per curare l’ipertensione

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Arriva dall’ospedale Sant’Andrea di Vercelli una buona notizia per i malati d’ipertensione arteriosa, soprattutto per quelli ai quali le cure farmacologiche sembrano non fornire risultati soddisfacenti: si tratta di un intervento con una tecnica innovativa che permette di curare pazienti sempre più compromessi e con valori di pressione non controllabili con i farmaci. “Si tratta di due interventi mini-invasivi ed effettuati quasi in Day Hospital – riferisce Francesco Rametta, direttore della Cardiologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli – L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio per ictus e infarto cardiaco. È davvero un’epidemia mondiale ed il numero di ipertesi in tutto il mondo è in continua crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione e di un numero sempre maggiore di pazienti obesi. L’ipertensione arteriosa – prosegue – in Italia colpisce oltre 15 milioni di persone e rappresenta la maggiore singola causa di morte cardiovascolare”. «Questo intervento per il controllo della pressione arteriosa – aggiunge Fabrizio Ugo, responsabile dell’Emodinamica – è una tecnica mininvasiva che va ad agire e a regolare l’iperattività dei nervi che comunicano con il rene (da qui il nome di Denervazione renale o RDN). Un dispositivo innovativo a forma di spirale viene posizionato nelle arterie renali sotto il controllo angiografico e di un generatore di radiofrequenza. Viene erogata energia per l’ablazione dei nervi che avvolgono entrambe le arterie renali e questo porta ad avere un miglior controllo della pressione arteriosa e della qualità di vita”.