La Bit, borsa internazionale del turismo che aprirà i battenti a fieramilanocity dal 10 al 12 aprile punta a tornare allo splendore di un tempo, anzi di più. Da che rischiava di diventare una “fiera di paese“, oggi punta a cambiare passo, diventando riferimento internazionale, portando il turismo al centro dell’economia dell’Italia, sulla quale pesa per il 13%. Con circa 900 espositori, 12% dall’estero da 31 paesi, e buyer da 47 paesi in rappresentanza di tutte le tipologie più rilevanti, da Europa (36%) e Nordamerica (16%) oltre che da centro e Sudamerica, Medioriente e Africa, la Bit “vuole essere uno strumento per le imprese – ha osservato Luca Palermo ad e direttore generale di Fiera Milano, durante la conferenza stampa alla presenza del ministro del turismo Massimo Garavaglia – È un osservatorio privilegiato per i trend. Nel settore ci sono investimenti, e si passa dalla teoria alla pratica“.
Dopo la pandemia e il difficile periodo che stiamo vivendo per il conflitto i numeri del turismo in Italia sono comunque promettenti, ha assicurato il ministro, “migliori rispetto a quelli di altri paesi”. Adesso “è il momento di selezionare“ chi verrà nel nostro paese, “non abbiamo assolutamente bisogno del turismo di massa- ha sottolinea to Garavaglia-. L’obiettivo da perseguire è gestire meglio i flussi in tutto il territorio nazionale e durante tutto l’anno, allargando l’offerta turistica. L’Italia – ha aggiunto il ministro – può essere un museo a cielo aperto, tutto da visitare“. Gli ultimi due anni hanno visto tanti cambiamenti “c’è stato un vero uragano“ ha osservato Pier Ezhaya, presidente di Astoi, p resente con un vil laggio in fiera, in cui per la prima volta sono presenti insieme 20 operatori del turismo organizzato. “É un settore questo – spiega – che valeva nel 2019, 13,3 miliardi, calati nel 2019 a 3,1 miliardi, e scesi ulteriormente nel 2020 a 2,5 miliardi“. Il mondo che ci troviamo ad affrontare è più competitivo e difficile ma gli “ operatori lungimiranti hanno investito in tecnologia e informatica“.
Come ha ricordato il ministro, il sistema delle fiere “fa il 50% dell’export quindi è fondamentale sostenerlo e rafforzarlo in quanto aiuta il sistema paese – è intervenuto Garavaglia -.In questi due anni si è sviluppata la parte digitale, cambiando la domanda è stata adeguata all’offerta. Sul digitale, e la creazione di un hub, ci sarà una conferenza stampa ad hoc per spiegare il progetto. Così come ad ottobre ci sarà un grande evento, come ha annunciato il ministro per illustrare un nuovo piano strategico del turismo. Dopo la fine delle restrizioni ci si aspetta una grande “voglia di Italia“.