
Terna (nella foto, l’a. d. Stefano Donnarumma) prevede in Sardegna investimenti per 935 milioni di euro. L’isola è la terza regione italiana per ‘peso’ degli interventi previsti. I principali sono quattro, a cominciare dal nuovo cavo sottomarino Tyrrhenian Link, che nel 2028 dovrebbe collegare la Sicilia alla Campania e la Sardegna, di cui il primo cavo, nel tratto Campania-Sicilia, si prevede sia operativo da fine 2025. Altra opera inserita nel piano industriale è il nuovo collegamento elettrico Sacoi 3, per rinnovare l’attuale cavo sottomarino tra Sardegna, Corsica e la penisola. Si prevede una nuova stazione di conversione a Codrongianos (Sassari).
Il terzo intervento è il nuovo elettrodotto ‘Santa Teresa-Tempio-Buddusò’, lungo circa 90 chilometri, per rendere più efficiente il sistema elettrico del Nord Sardegna. Saranno realizzate anche due stazioni elettriche, a Tempio Pausania e Buddusò.
Infine, Terna ha annunciato il collegamento di circa 20 chilometri in cavo interrato fra Lula e Galtellì, nel Nuorese, autorizzato lo scorso dicembre dal ministero della Transizione ecologica.
Dell’investimento complessivo previsto, circa 190 milioni finanzieranno l’ammodernamento e il rinnovo di opere esistenti. Terna, con 189 persone sulla rete elettrica regionale, gestisce in Sardegna oltre 4.400 chilometri di linee in alta e altissima tensione e 29 stazioni elettriche.
Sarà installato – annuncia la società – un compensatore sincrono nella stazione elettrica di Codrongianos per ridurre al minimo gli sbalzi di tensione dovuti all’intermittenza della produzione da fonti eoliche e fotovoltaiche.
Nei cantieri in programma l’azienda prevede di impiegare circa 240 imprese e 960 tra operai e tecnici, ai quali si aggiungeranno 110 fra professionisti e studi tecnici.