Il Consiglio di Amministrazione di Pattern S.p.A., società italiana fondata nel 2000 da Francesco Martorella e Fulvio Botto (entrambi nella foto), tra i più importanti operatori nella progettazione, ingegneria, sviluppo, prototipazione e produzione di linee di abbigliamento per i più prestigiosi marchi mondiali top di gamma, nel segmento sfilate e prime linee uomo e donna, ha approvato il progetto di Bilancio d’Esercizio della Capogruppo e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021. I ricavi delle vendite al 31 dicembre 2021 si attestano a € 69,5 milioni rispetto a € 52,6 milioni al 31 dicembre 2020, evidenziando un significativo incremento, pari al 32,2%. Per quanto riguarda la ripartizione del valore della produzione per settore di attività e le relative variazioni rispetto allo scorso esercizio, il settore della maglieria è quello che ha registrato l’incremento maggiore (41,5%), ma anche quello dell’abbigliamento evidenzia un importante recupero (25,9%). Il settore della pelle non è al momento giudicabile in quanto lo scorso anno non faceva parte del Gruppo e quest’anno è stato consolidato soltanto un mese di esercizio. Le rimanenze di semilavorati e prodotti finiti sono aumentate in modo considerevole, passando da € 0,2 milioni a € 2,5 milioni per effetto di alcuni ritardi accumulati nelle consegne, a loro volta conseguenti a ritardi nelle consegne di materie prime e al rallentamento delle attività produttive dei laboratori esterni di confezionamento a causa della pandemia. A seguito di quest’ultimo risultato il valore della produzione fa registrare un aumento del 34,2% passando dai € 54 milioni del 31 dicembre 2020 ai € 72,5 milioni di fine 2021. Il significativo incremento del 43,6% dei consumi di materie prime, passati da € 15,5 milioni a € 22,3 milioni del 31 dicembre 2021, è in parte dovuto al mix di prodotti caratterizzati da maggior contenuto di materie prime in termini di valore. I costi per servizi pari a € 25,6 milioni rispetto a € 19,0 milioni dell’esercizio 2020, sono aumentati del 34,4 % e risultano in linea con l’aumento del valore della produzione. Il costo per il personale passa da € 12,4 milioni a € 15,2 milioni al 31 dicembre 2021 con un incremento del 22,3%. Un incremento derivato essenzialmente dai provvedimenti di contenimento adottati lo scorso anno, quando furono ottenuti risparmi complessivi per € 2 milioni contro i € 0,5 milioni di quest’anno, in cui si è fatto un uso moderato della cassa integrazione nel primo semestre del 2021. L’EBITDA, per effetto delle voci sopra commentate, è pari a € 7,7 milioni rispetto a € 5,4 milioni al 31 dicembre 2020, in crescita del 42,8% e l’EBITDA margin si attesta a circa l’11% rispetto a circa il 10% al 31/12/2020. L’utile netto di esercizio è aumentato del 22,6% e risulta pari a € 3,7 milioni rispetto ai € 3,0 milioni al 31 dicembre 2020. La quota di competenza del Gruppo registra un incremento del 32,1%, ed è pari a € 3,0 milioni rispetto ai € 2,3 milioni, anche grazie all’ampliamento dell’area di consolidamento di Società Manifattura Tessile, passata dal 51% all’80%. L’ammontare delle immobilizzazioni pari a € 17,9 milioni ha riportato un significativo incremento rispetto ai € 10,9 milioni al 31 dicembre 2020, dovuto essenzialmente all’avviamento derivante dal consolidamento di S.M.T. e di Idee Partners. Il capitale circolante netto – pari a € 7 milioni – è aumentato del 117,7% rispetto a € 3,2 milioni al 31 dicembre 2020. Tale incremento si deve in parte all’ampliamento dell’area di consolidamento, ma soprattutto all’aumento dei crediti tributari (da 1,6 a 5,2 milioni di euro) ed in particolare dei crediti iva, che a fine anno erano pari a 3,8 milioni di euro. Si registra una riduzione della posizione finanziaria netta cash positive, passata da € 8,8 a € 3,1 milioni, anche a seguito degli importanti investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio. Il livello delle disponibilità liquide resta molto elevato, pari a fine 2021 a € 22,8 milioni rispetto ai € 23,6 milioni di fine 2020.