
Si è svolta giorni fa a Roma la tappa laziale del roadshow degli incontri territoriali di presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Angelo Camilli, Presidente Unindustria, e Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, hanno presentato l’Accordo basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” che mette a disposizione 10 miliardi di euro per le imprese laziali, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.
All’incontro sono intervenuti per Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice, chief economist Direzione Studi e Ricerche e Paolo Musso, direttore commerciale imprese Lazio e Abruzzo mentre per Unindustria Fausto Bianchi, presidente piccola industria Unindustria e Rosario Zoino, presidente gruppo tecnico credito e finanza.
L’Accordo presentato alle imprese laziali – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, nella foto, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.
“Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti del tessuto produttivo laziale mettendo in campo 10 miliardi per le imprese del territorio, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – ha sottolineato Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. Una crescita diffusa e sostenibile e una trasformazione strutturale sono passaggi fondamentali per dare vita ad un’economia strutturalmente più robusta. Le imprese laziali, che hanno dato prova di resilienza durante la pandemia, oggi si trovano davanti ad uno scenario nuovamente incerto; come Banca, siamo al loro fianco per sostenerle e per incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale, valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.
“Il plafond di 10 miliardi di euro messo a disposizione delle imprese del Lazio consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal PNRR. – ha evidenziato Angelo Camilli, Presidente di Unindustria – La crisi tra Russia e Ucraina ha purtroppo accelerato un processo di frenata della ripresa economica e la mancanza di una strategia di politica energetica, assieme allo shortage di materie prime. L’Accordo di oggi sarà in grado di rispondere alle esigenze delle nostre imprese, duramente colpite anche dalla pandemia. Del resto, abbiamo di fronte trasformazioni epocali, a partire dalla transizione ambientale, energetica e digitale, che imporrà una vera modernizzazione di intere filiere produttive.”
“La sfida di oggi e del prossimo futuro sarà quella di rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale delle nostre Pmi, potenziare le filiere e la sostenibilità del nostro tessuto produttivo, anche attraverso i processi di digitalizzazione e innovazione. – ha commentato Fausto Bianchi, Presidente Piccola Industria di Unindustria – Tutti temi imprescindibili per la ripresa e che sono anche al centro della nostra attività associativa.”
“L’accordo ricalca infatti alcuni degli assi su cui Unindustria lavora da tempo – ha sottolineato Rosario Zoino, Presidente Gruppo Tecnico Credito e Finanza di Unindustria -. Mi riferisco, ad esempio, ai temi del riequilibrio finanziario e dell’utilizzo di fonti alternative di finanziamento che alla luce del pesante impatto dell’onda lunga del Covid acquisiscono una centralità sempre maggiore nel sentiero verso la ripartenza.”
L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.