Fatturazione elettronica estesa a tutti, revisione del sistema sanzionatorio tributario e interoperabilità di banche dati fiscali e del sistema bancario. Sono alcuni degli emendamenti alla legge delega fiscale che hanno incassato il via libera del governo e su cui si attende, dopo la riformulazione di sintesi il voto di approvazione. Mentre dunque sulla legge delega di riforma fiscale si entra in una fase di condivisione delle modifiche e si tenta di procedere accelerando sulle tempistiche dei voti Alberto Gusmeroli e Massimo Bitonci, responsabili fiscali della Lega frenano gli entusiasmi e aggiungono precisazioni alla road map che vorrebbe il voto in aula dal 28 marzo: «per la legge delega è necessario prendere tutto il tempo che serve per esaminarla», dichiarano a ItaliaOggi Bitonci e Gusmeroli, «l’esame deve procedere con calma per affrontare temi importanti come la riduzione delle tasse e le semplificazioni nel nuovo clima di rispetto. Vogliamo però ribadire», chiudono i due esponenti della Lega, «che sebbene prendiamo atto del mutato sistema di analisi resta la nostra contrarietà alla riforma del catasto».
Per quanto riguarda la fatturazione elettronica la revisione del perimetro è contenuto in un emendamento che fornisce nuovi elementi per la lotta all’evasione. Si tratterebbe di prevedere che il criterio di riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscali debba essere perseguito anche con riferimento: alla chiusura del perimetro dell’obbligo di fatturazione elettronica, estendendolo a tutti i soggetti attualmente esentati, e all’esclusione di possibili eccezioni all’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri; alla piena utilizzazione, sin dalla fase dell’adempimento spontaneo, dei dati e delle informazioni di carattere economico, finanziario e patrimoniale che affluiscono ai sistemi informativi dell’anagrafe tributaria; alla prevenzione della reiterazione delle condotte evasive nel tempo e all’effettività dell’azione di riscossione in caso di inadempimento. Inoltre in un altro emendamento si richiede la piena operabilità delle banche dati delle pubbliche amministrazione con l’utilizzo di uno scambio di dati e informazioni anche con il sistema bancario.
C’è poi il rferimento alla revisione delle deduzioni, delle detrazioni e dei regimi speciali previsti sui prelievi di qualsiasi natura.
Per quanto riguarda invece il riferimento alla revisione delle sanzioni il lavoro prevede un procedimento di valutazione degli aspetti specifici e soggettivi della violazione commessa con una maggiore gradualità delle sanzioni rispetto alla differente gravità delle violazioni commesse.
A livello di scrittura delle norme si prevede l’introduzione di un monitoraggio periodico e di qualità di scrittura delle norme con le relazioni tecniche dei provvedimenti che devono essere arricchite da informazioni. Inoltre si chiede la riduzione dei tempi per i decreti delegati da 18 a 12 mesi. Nonché la riproposizione di una disposizione più volte ricordata e introdotta in provvedimenti che l’Amministrazione finanziaria non deve richiedere ai cittadini dati che abbia già in suo possesso. Allo stesso tempo negli interventi di modifica si richiede anche la revisione del calendario fiscale in ottica di semplificazione. Accanto a questo primo pacchetto di riformulazione ne sono attese altre che scaturiranno dai sei punti di sintesi presentati venerdì dal ministero dell’economia ai gruppi di maggioranza.
In questo secondo pacchetto ci sono le aperture su flat tax e cashback fiscale anche se sarà necessario attendere come i tecnici tradurrano le diversi ipotesi di sintesi.
Cristina Bartelli, ItaliaOggi