(di Tiziano Rapanà) È a dir poco penoso questo cantautorato mieloso, perbenista, e incapace di incidere nel suo significante letterario e musicale. Non si sperimenta più. Dischi belli, come Il tuffatore di Flavio Giurato (1982), non se ne fanno più. Tutto oggi è legato all’insostenibile eterno ritorno al suono elettronico degli anni ottanta e alla rivisitazione di un certo modo di fare musica ritmica, che occhieggia con la fase decadente della disco music statunitense. È un mainstream che produce canzoni, destinate all’oblìo. Fortunatamente, esistono le eccezioni. Ve ne segnalo una ed è frutto dell’ingegno di Gianfranco Caliendo e Gianni Averardi, che si sono uniti con il nome di Founders Reunion. Sono due grandi colonne della musica nostrana, fondatori del Giardino dei Semplici, che si sono ritrovati per dar vita ad un omaggio ai Beatles in lingua napoletana, che diventerà un disco dal nome Liverpoolcinella. Ora è uscito un singolo, che annuncia la felice impresa. Caliendo e Averardi hanno ripreso la mitica Get back (che fu uno dei capolavori, della band britannica, rovinato dal sopravvalutato Phil Spector) per trasformarla in Pecché. Il risultato è interessante. Il testo racconta stralci di vita del lumpenproteliat napoletano valorizzato da un efficace arrangiamento, realizzato dallo stesso Caliendo, che si avvale della splendida tammorra di Christian Brucale. Così Caliendo ha spiegato il progetto: “Era il nostro sogno da oltre quarant’anni, ossia da quando ‘inventammo’ il progetto Liverpoolcinella, e lavorammo ai testi in napoletano da ‘incollare’ alle musiche dei Beatles, il mito della nostra adolescenza. La nostra intenzione era quella di mettere in risalto la nostra napoletanità attraverso quelle melodie. Non volevamo scimmiottare i quattro baronetti, bensì valorizzare la loro vena creativa, che (talvolta) sembrava ispirata dalla nostra nobile e antica tradizione musicale”. Il videoclip ufficiale del singolo, realizzato in 4K, è stato diretto da Michele De Angelis per la Midea Video, ed ha avuto come “protagonista illustre” il museo di Pulcinella di Acerra. Buon ascolto.