Risultati record nel 2021 per il gruppo Ariston che chiude l’anno con un utile netto di 136 milioni di euro, in crescita del 41% sul 2020. Tra gli altri dati i ricavi si avvicinano alla soglia dei 2 miliardi di euro, a 1,987 miliardi (+19,4%). Inoltre l’Ebit adjusted è pari a 203 milioni di euro, in crescita del 24,2% rispetto al 2020, il free cash flow è di 88 milioni di euro, in diminuzione del 53,8%. La posizione finanziaria netta di fine anno è positiva a 149 milioni di euro a seguito dell’aumento di capitale legato all’Ipo, in forte miglioramento rispetto all’indebitamento netto di 176 milioni di euro a fine 2020. All’assemblea verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro, pari a un pay-out del 34% sull’utile netto consolidato.
“Siamo estremamente orgogliosi degli eccellenti risultati che Ariston ha raggiunto. Vediamo il 2021 come una pietra miliare: con l’Ipo abbiamo iniziato la prossima fase del nostro ambizioso viaggio” commenta Paolo Merloni, nella foto, Presidente Esecutivo di Ariston Group”.
“Questo periodo è stato caratterizzato da interruzioni della supply chain e da tendenze inflazionistiche, che hanno messo sotto pressione le operations industriali e commerciali – aggiunge Laurent Jacquemin, Ceo di Ariston Group – in questo contesto, che non si prevede possa migliorare presto, il team di Ariston ha conseguito prestazioni eccezionali in tutte le aree geografiche e linee di business”.